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Saper studiare

Il contatto con la creazione oltre a ricordarci del Creatore, ci immerge nel raccoglimento e nella pace

Parole chiave: psicologia (22), fede (42)
Psicologia e Fede

Uno studente si lamentava con il suo insegnante dell'eccessivo studio sia perché gli procurava l'esaurimento nervoso sia perché gli faceva sciupare gli anni più belli della sua giovinezza. L'insegnante si limitò a rispondere: "La colpa è vostra! Non sapete studiare né vi preoccupate di imparare. Ecco perché vi rovinate la salute e la giovinezza".

Risposta esatta! Una ricerca compiuta da medici e psicologi dimostra che l'attività mentale per quanto intenso, non produce esaurimento. Non esiste un vero e proprio esaurimento mentale. L'attività mentale anche se svolta in forma intensa, brucia solo un minimo di energie.

Altri fattori psicologici come gli stati emozionali, la tensione e preoccupazione, la mancanza di metodo e disordine nello studio possono provocare l'affaticamento e l'esaurimento. Ad esempio, uno studio affrettato per l'esame può provocare l'esaurimento perché compiuto in uno stato di tensione e preoccupazione. La troppa tensione e preoccupazione possono logorare e invecchiare precocemente.

Un primo consiglio per imparare a studiare e saper iniziare. Iniziare con entusiasmo e metodo per essere sicuri di portare a termine lo studio senza stancarsi eccessivamente è la prima regola d'oro.

Alcuni studenti hanno l'abitudine di rimandare al momento favorevole per essere maggiormente concentrati nello studio. Così facendo si abituano a rimandare con facilità fino a perdere tempo in un ozio faticoso e stancante che crea nello studente un sentimento di profonda sfiducia in se stesso.

Altri iniziano lo studio pretendendo sin dall'inizio la perfezione. Dimenticando che l'atteggiamento di modestia e umiltà è favorevole allo studio. Accontentarsi di correggere, cancellare, riprendere e sviluppare é sempre più facile che inventare. La frase più sbagliata, ma scritta, vale più di una pagina bianca.

Studiare con metodo significa concentrarsi su una materia alla volta portando a termine il programma stabilito. Iniziare e smettere vari studi stancherà molto e farà concludere poco allo studente che resterà frustrato e depresso per insoddisfazione.

Un altro consiglio per gli studenti è di non sforzarsi quando si è stanchi. Il lavorare a cervello stanco significa sciupare inutilmente l'energia psichica. Rende molto di più un’ora di studio a mente riposata che una giornata di lavoro a mente stanca. E' importante stabilire delle pause, sospendere a intervalli proporzionati (dopo un’ora, circa dieci minuti) ma non troppo frequenti per non sciupare il rendimento.

Cambiare studio quando si è stanchi, giova ma per poco. L'eccessivo cambiamento di studio, se può distrarre, tuttavia non riposa.

Quando si è veramente stanchi è consigliabile prendersi un vero riposo, possibilmente passeggiare all'aria aperta in campagna o in giardino. Il contatto con la creazione oltre a ricordarci del Creatore, ci immerge nel raccoglimento e nella pace. Questa distensione è un filtro magico che disintossica il cervello.

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