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Toccatemi e guardate

Il commento al Vangelo di Domenica 14 aprile 2024

Parole chiave: commento vangelo (22)
Nella terza domenica di Pasqua

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
“Toccatemi e guardate”; disse Gesù agli apostoli la sera di Pasqua. Il Signore li vede scossi ed impauriti, con i loro dubbi e con loro perplessità. I dubbi e le perplessità tuttavia hanno una via di soluzione; “toccatemi e guardate”.Si può fare esperienza di Dio? Si può oggi incontrare, guardare e toccare il Cristo Risorto? La risposta per noi cristiani è certamente positiva. Sì, possiamo. Tuttavia va correttamente intesa. Noi possiamo fare esperienza di Dio nella mediazione della Chiesa, ovvero nella vita Sacramentale e nell’ascolto della Parola di Dio. Non andiamo a Dio per conto nostro.Nel Vangelo di questa domenica si fa riferimento alla Chiesa, ovvero alla comunità degli apostoli. Ai Sacramenti, ovvero “datemi qualcosa da mangiare”. Alla Parola di Dio, “bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi”. Chiesa, Sacramenti e Parola di Dio, in questo consiste la mediazione della Chiesa.La fede cristiana è un incontro con Gesù nella vita della Chiesa, altrimenti in noi resta il dubbio. Come in un'esperienza di amore, la fede è un cammino, che va avanti per gradi. Noi siamo figli del "tutto e subito", ma nell'amore la gradualità è fondamentale. La gradualità nell’amore dice quanto vogliamo una cosa e ci permette di gustare giorno per giorno ogni passaggio, ogni situazione.

Nella terza domenica di Pasqua
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