Facciamo ancora due passi insieme

Caro Monsignor Alberto Ablondi la ricordiamo nell'anniversario del giorno in cui ha lasciato, ben dodici anni fa, questa vita terrena per intraprendere nuovi cammini in nuovi mattini. La immaginiamo sempre frenetico e caparbio nella ricerca e nella costruzione del dialogo. Lei non è stato mai un "a solo". Lei è sempre stato un pastore corale, di relazione,  che aveva bisogno di Dio ma soprattutto delle persone che Dio le faceva incontrare. Sempre pronto ad accogliere chiunque ed ovunque. Come non ricordarla quale costruttore del dialogo interreligioso e di quello civico. Sempre presente a fianco dei suoi figli, tutti, della Chiesa e non solo. Vicino ai vicini ma molto vicino ai lontani! Mai con le braccia chiuse ma sempre protese ad aprirsi per donare amicizia e ascolto. Ricordarla fa bene in particolare a noi che abbiamo avuto il dono di conoscerla e come diceva don Francesco Fiordaliso, che quest'anno a maggio ha lasciato prematuramente questa vita terrena, di aver avuto il grande dono di essere da Lei "unti nel Signore". Si, Lei ha unto con l'olio crismale tanti di noi e così siamo stati cresimati e messi in cammino con la missione di annunciare e di essere testimoni del Vangelo.

Forse abbiamo fatto troppo poco per essere dei buoni cristiani, ma il tempo terreno che abbiamo ancora a disposizione potremmo, prendendo riferimento anche a quanto Lei ci ha donato, usarlo per fare ancora "due passi insieme", nella ricerca e nella pratica del dialogo fecondo e costruttivo con l'altro e con Dio. Sicuramente sarà per noi un viatico di bene e di ricchezza spirituale e umana. Lei continui ad accompagnare, da quella "vita eterna" in cui opera, ciascuno di noi. Ci sproni con il suo dinamismo, con la sua caparbietà, con la sua parola mai invadente, ma sempre presente, a saper essere sale e lievito, ma anche fuoco che arde, che illumini la nostra Chiesa e dia fervore e vita alle nostre città troppo tiepide e stanche!