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Linea... di pensiero

Cosa avrebbe detto di questo tempo?

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L'insegnamento di mons. Ablondi

Fa bene all'anima  e alla mente ricordare persone sagge che hanno segnato la nostra vita e che hanno vissuto intensamente la loro vocazione sacerdotale spendendosi per la edificazione della città terrena,  avendo come baluardo i fondamenti  del cristianesimo. Il 21 agosto, ricordiamo il Vescovo Alberto Ablondi che nel 2010, ha lasciato questa vita terrena, e non possiamo che essere grati e commossi di fronte ad un pastore che ha rappresentato l'uomo del dialogo, della costruzione dell'amicizia civica, della disponibilità a fare sempre "due passi Insieme" con chiunque e dovunque. Senza mai rinunciare a presentarsi come uomo di Chiesa e di Dio, anche a chi indifferente alla Chiesa e a Dio. Ma trovando, con alte capacità comunicative, sempre mezzi e modi innovativi per raggiungere tutti, vicini e lontani.

Apprezzato e amato per questo suo modo di stare tra le persone e di spendersi per loro in un ascolto profondo. Da chiunque sempre accolto e rispettato per il suo alto profilo di uomo di dialogo, di relazione, di amicizia e di pace. Che cosa avrebbe detto di questi tempi complessi e di profonda incertezza pervasi da una pandemia che ha ammutolito perfino la Chiesa e messo in quarantena perfino Dio? Sicuramente li avrebbe vissuti con quella sapienza cristiana del saper "sostare" ma anche del saper guardare "oltre", anche "l'oltre faticoso"! Avrebbe girovagato tra la gente portando speranza che ancora  "nuovi mattini" nasceranno. Avrebbe detto che questo è un tempo di "sosta", ma non una sosta vuota! Una sosta lenta e imprevedibile, incerta.

"Per le soste è necessario avere la pazienza di riprendere e ricominciare". Avrebbe invitato ad essere vigili e prudenti ma anche a saper osare, a non rannicchiarsi nel proprio io ma ad essere un io che si fa noi! Ecco noi riceviamo da lui ancora un grande insegnamento. Vivere intensamente per gli altri, condividere il bene e moltiplicarlo. Le preposizioni "con e per" siano le pietre d'angolo nel nostro cammino di uomini cristiani! Ricordandolo riviviamo quanto ci ha donato e il nostro grazie e la nostra preghiera lo raggiungano con un forte abbraccio, ora come allora!

L'insegnamento di mons. Ablondi
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