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Spegnere caldaie e «luminarie inutili» per contribuire a riaccendere la pace

La lettera dell'astrofisico Benvenuti al direttore di Avvenire

Parole chiave: luminarie (1), frugalità (1)
Un appello alla frugalità

L’astrofisico Benvenuti rilancia l’autoriduzione dei consumi per rinunciare davvero al gas russo. Un’idea che piace a diversi lettori e che se fatta propria da tantissimi di noi, meglio se unisse gli europei, avrebbe un impatto enorme. Un modo di essere parti attive ma non belligeranti contro l’aggressione all’Ucraina.
Caro direttore,

di fronte alla drammatica situazione che stiamo vivendo, la maggioranza delle forze politiche e dell’opinione pubblica è concorde nel considerare le drastiche sanzioni imposte alla Russia l’unica arma per contrastare l’attacco violento e sconsiderato che minaccia non solo la volontà di autodeterminazione di un Paese, ma anche i nostri valori di democrazia e di aspirazione alla pace. Naturalmente tutti sono consapevoli che le sanzioni avranno un effetto negativo anche sull’economia del Paese e delle nostre famiglie e la preoccupazione delle industrie e dei cittadini, ampiamente riportata dai media, è giustificata e comprensibile. Mi sembra però che nel commentare il futuro che ci aspetta siano finora mancate due considerazioni che mi sembrano non trascurabili. La prima è che se veramente siamo convinti che l’offensiva di Vladimir Putin sia soprattutto rivolta alla democrazia occidentale, allora dobbiamo anche noi, al fianco dell’Ucraina, considerarci in guerra. Una “guerra non belligerante”, ma sempre guerra, che quindi comporta sacrifici che ognuno di noi dovrebbe accollarsi con lo stesso coraggio, orgoglio e determinazione dimostrato in questi giorni dai nostri fratelli ucraini. I disagi, anche rilevanti, ai quali andiamo incontro saranno sempre infinitamente minori di quelli che giornalmente ci giungono dalle città tragicamente trasformate in campi di battaglia.

La seconda considerazione riguarda gli insistenti appelli al Governo perché metta a disposizione risorse finanziare per contrastare gli aumenti di spesa indirettamente derivanti dalle sanzioni. Mi sarebbe piaciuto che parallelamente vi fossero stati appelli, altrettanto sostenuti dalla stampa e dai media, a una drastica riduzione dei consumi energetici non strettamente necessari, per esempio spegnendo tutte le insegne luminose pubblicitarie, riducendo l’illuminazione dei palazzi delle abitazioni – soprattutto nelle ore centrali della notte – e limitando l’uso smodato dell’aria condizionata, ora che ci avviciniamo alla stagione estiva. Iniziando la Quaresima di questo tristissimo 2022 con un forte appello alla frugalità, potremmo parzialmente trasformare una tragedia in una risorsa per riscoprire valori troppo spesso dimenticati. Forse, spegnendo le inutili luminarie cittadine, potremmo rivedere le stelle e unirci così spiritualmente ai nostri fratelli che, nelle ore buie del coprifuoco, guardano anche loro con speranza allo stesso Cielo.

Piero Benvenuti

leggi la risposta del direttore Marco Tarquinio https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/spegnere-caldaie-e-luminarie-inutili-per-contribuire-a-riaccendere-la-pace

Fonte: Avvenire
Un appello alla frugalità
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