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Linea.. di pensiero. Che ogni festa sia una liberazione!

Fare festa è esprimere una gioia, è essere contenti di avere raggiunto qualcosa di importante per noi e per gli altri

Parole chiave: festa 25 aprile (1), festa 1 maggio (1)
La vita ha bisogno di essere fondata sulla libertà e sul lavoro

Ogni festa invita alla riflessione, al significato per cui "si fa festa". Fare festa è esprimere una gioia, è essere contenti di avere raggiunto qualcosa di importante per noi e per gli altri. Del resto ogni festa è un rito che segue prassi e abitudini. Non si fa festa da soli. Abbiamo sempre  bisogno di altri per "festeggiare". La festa è con-divisione! Si divide con altri qualcosa di bello e di rilevante: come lo stare insieme e il dialogare ma anche il mangiare assieme come momento di partecipazione piena  al rito. E così ogni rito ha le sue regole, i suoi momenti scanditi dalle tradizioni, dai costumi e dalle consuetudini. Ecco il 25 aprile festa della liberazione e poi il 1 maggio festa del lavoro. Giorni che richiamano a due aspetti fondamentali della nostra vita. Una vita che ha bisogno di essere fondata sulla libertà e sul lavoro.
La libertà di poter esprimere il proprio carisma, le proprie inclinazioni, il proprio talento. Ciascuno nella sua unicità, come capolavoro di potenzialità che deve trovare "spazio e tempo" nel mondo per potersi realizzare. La libertà di poter liberare le proprie doti profonde del cuore e poterle condividere affinché siano accolte "senza se e senza ma", dagli altri. Perché se non siamo accolti, stimati e apprezzati la vita è "un purgatorio" di tensione, di preoccupazioni, di sofferenze ma con il forte rischio  che la vita possa diventare anche "un inferno" di perenne dolore, di delusione pungente, di insicurezze che frenano perfino ogni "far festa". E così non c'è lavoro che offra soddisfazione se anche il tempo speso per il lavoro (o l'ambiente di lavoro)  diventa un momento di frustrazione e di alienazione o addirittura di sfruttamento. La libertà di poter esprimere il proprio pensiero, e manifestare il proprio io "imperfetto", con la speranza di poterlo rendere migliore con l'ascolto libero e incondizionato di qualcuno che sosti con noi e si incanti nel guardarci. La libertà di poter agire da soli, perché solo noi ci conosciamo "un po' di più"  di qualsiasi compagno o compagna di viaggio. Ma anche la libertà di saper cogliere il bene degli altri per noi e saperlo custodire come una "perla preziosa", da tirar fuori in ogni momento di gioia, di tristezza o di paura.
La libertà di amare, senza alcuna timidezza, per  scoprire che la vita senza l'amore non è mai libera! Che ogni festa sia una liberazione e quindi  sia ancora "più festa"!

La vita ha bisogno di essere fondata sulla libertà e sul lavoro
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