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Iniziative per crescere

Tre gite didattiche,  originali ed avvincenti, qui raccontate attraverso la penna dei bambini

Parole chiave: scuole borromeo (4)
I venerdì delle Scuole Borromeo

LE CLASSI SECONDA E TERZA IN VISITA ALLA MOSTRA DI MODIGLIANI

CLASSE SECONDA:

Alla mostra di Modigliani mi ha colpito che in alcuni quadri c’erano dei colori che non erano nella realtà e di come dipingeva l’amico di Modigliani che dipingeva tutti come se tutti fossero mostri.

CLASSE TERZA:

È stato interessante vedere i quadri di Modigliani, specialmente quelli che rappresentano gli amici del pittore. Alcuni avevano un occhio nero e uno bianco (Arianna G.)

L’occhio nero voleva rappresentare l’interiorità della persona e l’occhio bianco, invece, guardava fuori di sé, la realtà( Aurora e Lucrezia).

Mi ha colpito il ritratto della bambina vestita in azzurro. La bambina è stata dipinta per intero. Ho notato le sue pupille azzurrissime, sembrava un po’ ipnotizzata.(Alessandro).

I dipinti di Modigliani hanno il collo lungo per esaltare la bellezza del personaggio rappresentato.(Marta).

A me hanno colpito di più i quadri antichi di altri pittori che erano esposti. Ho notato dei colori brillantissimi. Quindi ho dedotto che i colori si sono conservati molto bene.(Chiara)

Modigliani ha rappresentato ogni volto con un colore diverso nel viso, tutto questo per rappresentare l’umore del momento (rosso per la rabbia…-questo mi è rimasto molto impresso-.(Attilio)

I quadri erano molto belli ma qualcuno di essi era per me un po’ inquietante.(Adele)

Ho capito che ogni quadro aveva un significato speciale. (Alessio)

I quadri di Modigliani ci fanno capire l’emozione del momento in cui l’autore si trova.   (Arianna)

LA CLASSE QUARTA IN CATTEDRALE PER UNA MASTERCLASS DI ORGANO

Con il nostro maestro di musica, siamo andati nella Cattedrale della nostra città per fare una “master class” di organo. Il maestro ci ha portato alla consolle che si trova accanto all’altare e con una chiave l’ha aperta. Di fronte ai nostri occhi sono apparsi tantissimi tasti e pulsanti con dei numeri sopra: oltre a questi, tre file di tasti,  bianchi e neri. Il maestro ci ha spiegato che i pulsanti con i numeri indicano i registri delle canne che comandano.L’organo del Duomo ha ben 4087 canne!!

Ad un certo punto, mentre ci parlava, il maestro ha tirato fuori un paio di scarpe…Ma, a cosa potevano servire?...I nostri occhi erano stupiti! Allora ci ha spiegato che per suonare l’organo non si possono usare scarpe normali, ma si devono usare scarpe simili a quelle da ballo. Si è cambiato le scarpe ed eravamo pronti: ha iniziato a suonare e la Chiesa si è riempita del suono che usciva dalle canne. Abbiamo scoperto che, toccando tasti diversi il suono diventa o più grave o più acuto e che l’organo si suona anche con i piedi perché ci sono pedali che servono a produrre il suono, simili a dei tasti.  Dopo averci fatto sentire registri diversi, il maestro ci ha fatto sedere accanto a lui e ci ha fatto suonare uno dopo l’altro. Ognuno di noi ha suonato un brano imparato a scuola e pian piano dalle nostre mani sui tasti sono uscite le note.  Quando siamo andati dietro all’altare il maestro ha aperto una porticina che è in mezzo al Coro. Quando ha aperto sono apparse tantissime  canne, sia di legno, sia di stagno e piombo, di tutte le dimensioni, da quelle giganti a quelle minuscole. Questa parte dell’organo si chiama “somiere”.

La nostra visita è terminata qui e siamo tornati a scuola entusiasti di aver scoperto tante belle cose!

 

LA CLASSE QUINTA A ROMA IN VISITA AL PARLAMENTO

Ci siamo trovati molto presto alla stazione di Livorno per prendere il treno “Freccia bianca” che ci avrebbe portato a Roma. Il viaggio è durato quasi tre ore, ma sono volate perché abbiamo giocato a carte e a fare gli origami. Appena arrivati alla stazione Termini abbiamo trovato tre Driver ad attenderci che ci hanno condotto in Piazza del Parlamento. Scesi dai Driver, siamo stati accolti da un Commesso parlamentare che dopo averci fatto spogliare, ci ha perfino “scannerizzato”.  Eccoci, ora eravamo prontissimi per cominciare questa meravigliosa avventura. Per prima cosa abbiamo visto il “Transatlantico”, un corridoio, particolarmente lussuoso, con un arredamento che richiama quello delle navi transoceaniche. Dopo siamo andati nella Sala Gialla o Sala Aldo Moro, una stanza dalle pareti gialle e damascate. Successivamente abbiamo salito le scale per visitare la Sala della Lupa che deve il nome alla presenza di una scultura della lupa romana in bronzo. Il salone è arricchito dagli arazzi fiamminghi alle pareti, inoltre il commesso ci ha raccontato che proprio in questa sala fu proclamato il risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946.

La nostra visita è proseguita verso un lungo corridoio che ci portava nella Sala della Regina.

Siamo rimasti colpiti dal fatto che questo corridoio era interamente dedicato alle prime donne che hanno ricoperto ruoli importanti. Entrati nella stanza della Regina siamo rimasti incantati nel vedere la bellezza del soffitto. Infine la guida ci ha condotto nella tanto attesa Camera dei Deputati. La camera era gigantesca, c’era un orologio che segnava l’ora dell’ultima seduta. C’era un tabellone dove venivano segnati i presenti  e una lavagna elettronica che segnava i voti. Per poco tempo ci siamo persi una seduta, peccato!! Alla fine del giro siamo andati a mangiare un ottima pizza da” Pasquale”.

Dopo abbiamo proseguito il tour della città, riuscendo a vedere: l’Altare della Patria, il Pantheon e il Colosseo.  È stata una gita magnifica e indimenticabile.

I venerdì delle Scuole Borromeo
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