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Tutti o nessuno

La maggior parte dei governi non ha ancora capito che il Sars-CoV-2 va anticipato e non inseguito

Parole chiave: vaccini (6), covid 19 (10)
I costi della disugualianza vaccinale

Ce lo aspettavamo e avevamo avvertito che senza una vaccinazione diffusa in tutto il mondo sarebbero emerse varianti virali più contagiose e pericolose. È successo con la variante Delta che ha cambiato le regole del gioco riprecipitando molti Paesi in una situazione persino peggiore rispetto alle prime ondate, con un numero di casi in crescita esponenziale e, dove le coperture vaccinali non sono soddisfacenti, con un numero elevatissimo di morti. È il caso di tutta l’Europa orientale, ma anche parzialmente di quella settentrionale, dove le autorità di governo non hanno agito con prontezza e decisione.
Sì, perché appare incredibile, ma a distanza di due anni dall’esordio di questa pandemia la maggior parte dei governi non ha ancora capito che il Sars-CoV-2 va anticipato e non inseguito e che ogni giorno in cui si discute e non si agisce si spalanca al virus un portone per danneggiare la salute dei cittadini, distruggere l’economia, destabilizzare le menti. Sì, perché con l’aumento dei casi sono tornati in molti Paesi i lockdown, il blocco dei voli, la chiusura di attività non essenziali, il ricorso massiccio allo smart working e alla didattica a distanza, come se il tempo fosse passato invano e non avessimo appreso nessuna delle lezioni della pandemia.

E ora in uno dei Paesi simbolo delle disuguaglianze, il Sudafrica, emerge una ulteriore variante sulla cui aumentata virulenza e patogenicità ancora non possiamo esprimerci, ma che a prima vista suscita notevoli preoccupazioni per la numerosità delle variazioni del genoma virale, ben 32; per la rapidità sconcertante con cui si è diffusa, in sole due settimane da 0 al 30%; per la contagiosità spiccata, di gran lunga superiore alla variante Delta che già ci stava mettendo in difficoltà.
Fino a quando si continuerà a non capire che se non vaccineremo tutti e in tutti i Paesi del mondo continueremo per anni ad avere un’alternanza di ondate pandemiche che disgregheranno ineluttabilmente le nostre società, aumentando instabilità socio-economiche e disuguaglianze?
«Date i vaccini all’Africa, o il mondo non si salverà dal Covid»: è questo l’allarme lanciato da Githinji Gitahi, direttore di Amref Health Africa e responsabile della nuova Commissione africana di risposta al Covid-19, perché questa è una pandemia globale. E siccome il mondo è interconnesso nessuno può sentirsi al sicuro fino a che tutti non sono al sicuro. «Non serve proibire i voli dal Sudafrica, come state facendo. Non serve sbarrare le porte e le finestre, perché comunque il virus troverà la sua strada. La strategia più efficace – oltre che la più etica – è assicurarsi che tutti siano vaccinati».

Ma non è solo l’Africa, sono i grandi Paesi poveri del Sud del mondo che pur avendo la maggior parte della popolazione mondiale hanno avuto, a tutt’oggi, solo il 3% delle dosi di vaccino. Certo il G20 a presidenza italiana si è posto l’obiettivo di vaccinare almeno il 70% della popolazione mondiale entro il 2022, ma esso potrà essere raggiunto solo se si darà la possibilità ai Paesi africani e asiatici di produrre più dosi di vaccino per la propria popolazione. (continua a leggere https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/tutti-o-nessuno)

Fonte: Avvenire
I costi della disugualianza vaccinale
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