News
stampa

Un tale aveva piantato un albero di fichi...

Continua la lettura del Vangelo di Luca

Parole chiave: commento vangelo (22)
Commento al Vangelo

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Alcuni Galilei, forse dei membri del partito degli Zeloti, erano stati barbaramente trucidati dai soldati romani nello spazio sacro del Tempio di Gerusalemme. Questo fatto di cronaca nera fu strumentalizzato da alcune persone che volevano provocare Gesù con sottili domande.Questi tali chiedono a Gesù se le persone trucidate al Tempio fossero state uccise perché dei peccatori e che quindi la loro morte era la diretta conseguenza di una punizioni divina.Il problema che sollevano questi tali non è stato ancora oggi superato. Che il male, ancora oggi, sia giudicato come una punizione divina è una convinzione molto radicata.“Che male ho commesso per meritarmi questi eventi negativi che colpiscono i miei affetti, la mia salute, il mio necessario per vivere”. Queste inquietudini e questi interrogativi accompagnano l’uomo fin dalla sua origine.Gesù risponde affermando che il male presente nel mondo non è causato da un Dio cattivo e vendicativo. Gli zeloti trucidati nel Tempio sono stati uccisi dalla cattiveria degli uomini. La frana di una torre di Gerusalemme che aveva causato diciotto morti è avvenuta – dice Gesù – non perché quei diciotto fossero più peccatori di tutti gli altri abitanti di Gerusalemme, bensì per imperizia dell’architetto o dei manutentori.Tuttavia, dice Gesù, questi eventi tragici, non possono lasciarci indifferenti. Sono delle tristi opportunità per prendere coscienza della fragilità della nostra vita e della nostra necessaria conversione a Dio. Il Signore è paziente come l’agricoltore che aspetta i frutti del raccolto. Prepara la terra, la concima, la cura e poi al tempo giusto va nel campo per raccogliere i frutti. Il tempo del raccolto arriva inesorabilmente.La nostra vita è un tempo favorevole per conformarci continuamente a Cristo. Il tempo è anche la misura della pazienza e dell’amore di Dio, l’opportunità che ci è data per convertirci. Il problema non è la morte, perché questa riguarda tutti, per quanto si tenti di esorcizzarla e di negarla. Il problema è morire senza aver vissuto fino in fondo l’amore di Gesù in ogni istante della nostra vita. Gesù morendo dice: “Tutto è compiuto”. E non lo dice avendo vissuto una lunga vita. Gesù dice “tutto è compiuto” avendo vissuto la vita nella fedeltà alla missione che Dio Padre gli aveva affidato. Il problema, allora, è morire senza aver dato frutti di amore; il problema è morire “incompiuti”, senza aver realizzato, non tanto cosa vorremo noi, bensì senza aver realizzato ciò che Dio sognava per noi.

Commento al Vangelo
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento