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Nella domenica della Divina Misericordia

L’Amore di Dio per gli uomini è così immenso da essere incomprensibile alla nostra mente e la Misericordia che lo racchiude è il mistero più grande della Fede

Parole chiave: divina misericordia (2)
Il messaggio rivoluzionario di Dio

Domenica prossima sarà la Domenica della Divina Misericordia.

Fu lo stesso Gesù, nella visione che la grande mistica polacca Santa Faustina Kowalska (1905-1938) ebbe a Plock il 22 Febbraio 1931, a volere che la prima Domenica dopo la Pasqua fosse celebrata la Festa della Divina Misericordia.

La Festa è stata solennemente istituita il 22 Aprile 2001 da San Giovanni Paolo II, il quale l’anno successivo, con decreto in data 29 Giugno 2002, ha ufficializzato per la Domenica della Divina Misericordia l’applicazione dell’indulgenza plenaria.

Durante la Festa viene solennemente benedetta l’Immagine di Gesù Misericordioso, così come era apparsa a Santa Faustina. La Santa vide “il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido”. Gesù chiese a Santa Faustina di fare dipingere l’Immagine esattamente come l’aveva vista e che nel dipinto, sotto l’Immagine, fosse scritto: “Gesù confido in Te” (Diario, 47).

Il significato dell’Immagine è legato alla liturgia della Domenica in albis: rappresenta il Gesù Salvatore risorto, che porta agli uomini la pace, la sola pace che discende dalla remissione dei peccati.

I raggi del sangue e dell’acqua che scaturiscono dal cuore di Gesù ricordano la Sua Passione, perchè non ci dimentichiamo che la salvezza di ogni uomo passa attraverso la Passione e la Morte in croce del Figlio di Dio. Come ha scritto S. Giovanni Paolo II nel libro Memoria e identità (Rizzoli, 2005, cap. 10, p. 70), “Dio sa sempre trarre il bene dal male, … Dio è amore e misericordia. Cristo crocefisso e risorto, così come apparve a suor Faustina, è la suprema rivelazione di questa verità”.

Nell’Immagine morte e resurrezione si fondono insieme nello sguardo misericordioso di Gesù benedicente, uno sguardo capace di raggiungere l’uomo, ovunque si trovi.

Ma che cos’è la Misericordia?

All’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha detto: “sentire Misericordia, questa parola cambia tutto, cambia il mondo” (Francesco, Angelus in San Pietro 17.3.2013).

La Misericordia è il più grande attributo di Dio” (Diario, 301) e, al tempo stesso, il messaggio più forte e rivoluzionario del cristianesimo.  E’ l’espressione più alta dell’infinita bontà di Dio per l’uomo, del Dio che ama ogni uomo e per la salvezza di ogni uomo, nessuno escluso, ha sacrificato sulla croce il Suo Unico Figlio.

L’Amore di Dio per gli uomini è così immenso da essere incomprensibile alla nostra mente e la Misericordia, che lo racchiude, è il mistero più grande della Fede. Nella Misericordia si sostanzia il nucleo fondante di tutto il cristianesimo, la Misericordia è la buona notizia: il Dio dei cristiani non è il giudice severo che punisce i peccatori, ma è il Salvatore che ama ogni uomo e ad ogni uomo offre la redenzione dal peccato.

La Misericordia è la stessa missione di Gesù. E’ Lui che ce lo dice, e più volte, nel Vangelo: “non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perchè si convertano” (Lc 5, 27-32); “io non sono venuto a chiamare a ravvedimento i giusti ma i peccatori” (Mt 9, 9-13); “non sono i sani ad aver bisogno del medico ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori” (Mc 2, 13-17); “misericordia io voglio e non sacrifici” (Mt 9, 9-13). 

Anche nelle apparizioni a Santa Faustina, Gesù rivolge parole rassicuranti, di speranza per gli uomini e “le parole annotate nel Diario di Santa Faustina appaiono come un particolare Vangelo della divina Misericordia”(Giovanni Paolo II,): “prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia” (Diario, 83); “nessun’anima abbia paura di accostarsi a me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto” (Diario, 699); “più è grande il peccatore, tanto maggiori sono i diritti che ha alla Mia Misericordia. Chi confida nella Mia Misericordia non perirà” (Diario, 723); “quanto più grande è la miseria degli uomini, tanto maggior diritto hanno alla Mia Misericordia, perchè desidero salvarli tutti” (Diario, 1182); “la Mia Misericordia è più grande delle tue miserie e di quelle del mondo intero. Chi ha misurato la Mia bontà? Per te sono disceso dal cielo in terra, per te mi sono lasciato mettere in croce, per te ho permesso che venisse aperto con la lancia il Mio Sacratissimo Cuore ed ho aperto per te una sorgente di Misericordia” (Diario, 1485); “non voglio punire l’umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore misericordioso” (Diario, 1588).

La Misericordia non è sentimento per un’élite prescelta, ma dono di amore per l’intera umanità. E’ dono universale e non conosce limiti: non esiste peccato che non possa essere perdonato nè uomo che non possa essere salvato. Ogni uomo è amato dal Signore già prima della sua nascita e reca in sè, per tutta la sua vita, la scintilla del bene, insieme alla nostalgia e alla speranza dell’Amore di Dio. Ogni uomo, aprendosi alla grazia del Signore, che tutti chiama, può convertirsi e, con cuore pentito, umile e sincero, può mettersi in cammino per dischiudersi a un futuro nuovo, illuminato dalla Misericordia.

La Misericordia diventa strada di salvezza per ognuno di noi, anche per i più grandi peccatori. La condanna degli uomini non è condanna per Dio. La Misericordia va oltre la giustizia umana per seguire la logica dell’Amore e del perdono, quella logica “folle” di Dio che, seppur padrone del mondo, ha mandato sulla Terra il Suo Unico Figlio e, come ogni uomo, lo ha fatto nascere da una donna, come il più povero degli uomini, lo ha posto in una mangiatoia e, come il peggior delinquente degli uomini, lo ha fatto morire su una croce. Lui, generato dal Padre, è ora Agnello immolato per salvare l’umanità e la Sua Misericordia diventa invalicabile argine per il male.

Proprio in questi tempi in cui il male pare voler prepotentemente entrare nelle nostre vite con l’orrore della guerra, acquistano particolare significato e forza le parole pronunciate da Gesù apparso a Santa Faustina: “L’umanità non troverà pace finchè non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia” (Diario, 300).

E allora, questa Domenica sia tempo di Grazia per ognuno di noi: lasciamoci cercare da Gesù, lasciamo che Lui sani le nostre ferite e seguiamolo, con amore, per essere trasformati e salvati dalla Sua Divina Misericordia. Non dimentichiamo che come la resurrezione è seguita alla morte, la salvezza è ruscello d’Amore che sgorga dal pentimento del peccato. “Le sono perdonati i suoi molti peccati perchè ha molto amato” (Lc, 7, 44-47) dice Gesù della donna peccatrice che, durante il banchetto a casa del fariseo Simone, aveva osato avvicinarsi a Lui e, piangendo, aveva bagnato con le proprie lacrime i suoi piedi, li aveva asciugati con i suoi capelli, li aveva baciati e cosparsi di profumo.

Anche noi, come quella peccatrice, abbandoniamo ogni paura, avviciniamoci a Gesù per amarlo e farlo entrare nella nostra vita. Non opponiamo resistenza alla Speranza e lasciamo che il Signore ci immerga nel mare della Sua infinita Misericordia, rivestendo il nostro peccato con il Suo perdono. 

Solo così potremo metterci alla sequela di Gesù e farci noi stessi semi della Sua Misericordia.

 

Il messaggio rivoluzionario di Dio
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