Diocesi
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Un centro con tre anime

Tutte le novità e gli appuntamenti

Scelte pastorali: la parola al Centro per l'Iniziazione cristiana

Nell’estate afosa di questo fine luglio ecco le novità per il prossimo anno pastorale da parte degli uffici del Centro Pastorale per l’Iniziazione Cristiana. Per questo nell’attesa di esporre in modo più dettagliato i programmi dei diversi servizi pastorali abbiamo chiesto a don Fabio Menicagli di aiutarci a leggere insieme le iniziative. 

Don Fabio sappiamo che non è semplice avere un quadro generale perché gli uffici sono tanti e soprattutto gli appuntamenti, cosa ci dici in merito?

Beh! Quanto dite è vero e non è sempre facile coordinare i lavori, ma in ogni caso c’è anche chi mi aiuta a farlo nella prontezza della risposta. Il Centro Pastorale raccoglie potremo dire tre anime: formazione, catechesi e scuola. Tre anime che sono tra loro connesse e che si uniscono nell’azione pastorale della Diocesi verso un gran numero di persone, per essere di aiuto alle Parrocchie. Un aiuto che a volte è sussidiario, e altre volte è di sostegno.

Perché non è la Diocesi a fare iniziative per le parrocchie che devono rispondere?

No, è proprio il contrario! La Diocesi con i  centri pastorali hanno come primo principio quello di essere di aiuto alle comunità parrocchiali per la formazione e la programmazione delle proprie attività. In seconda istanza è chiamata a proporre a chi non ce la fa con le proprie forze, attività e formazione al fine di portare avanti una comunione diocesana.

Come il Li-grest! Ma veniamo alle diverse attività?

Si molto velocemente vi aggiorno su quelle che saranno le diverse attività, alcune sono ormai consolidate e altre sono delle novità.

Le consolidate sono la SFT, cioè la Scuola di Formazione Teologica “don Antonio Marini” che riprenderà con i corsi e quest’’anno avrà anche l’occasione di consegnare diversi attestati (una sorta di diploma). La Scuola vescovile ai ministeri laicali proseguirà con alcune novità sui nuovi ministeri.

L’ambito catechistico è più complesso, cerco di dare ordine: la catechesi familiare avrà un impulso di promozione  da parte del Vescovo nel prossimo gennaio, grazie anche al lavoro che abbiamo fatto con il V vicariato; si proporranno alcuni approfondimenti di formazione con l’ausilio dei vicariati per i catechisti; l’ufficio per gli oratori e lo sport è quello che si muoverà attivamente per la promozione di attività catechistico/ludiche attraverso le olimpiadi tra parrocchie, le domenica in piazza per giochi e preghiera, ed inoltre non venendo meno alla propria vocazione formativa proporrà un campo scuola; una cosa da notare è quella di andare incontro ai ragazzi e giovani che non orbitano nelle parrocchie cercando di sviluppare la propria caratteristica, cioè quella di essere una “porta che si apre  all’esterno”; la Pastorale Giovanile proporrà la novità degli incontri con il Vescovo “Rispondici Monsi” che si alternerà con l’Agorà giovani, molto interessanti saranno i Ritiri spirituali per aiutare i giovani nel loro cammino di fede, inoltre avremo iniziative puntuali come la fiaccolata per il 14 maggio verso Montenero, la festa di fine anno scolastico e la GMG diocesana.

Nell’ambito scolastico l’Ufficio Scuola continuerà con la proposta di formazione agli IRC e soprattutto riproporrà in collaborazione con la Pastorale Scolastica e la Scuola Vescovile il corso per l’idoneità all’insegnamento rivolta ai giovani delle nostre parrocchie.

Non sono tante cose? E il Covid?

Il rischio è quello di pensare in questo modo! Il tempo pandemico ci ha insegnato alcune cose. La prima quella della precarietà e quindi ci stiamo attrezzando perché le iniziative siano “elastiche” e possano conformarsi alla situazione che viviamo. La seconda che dobbiamo imparare a convivere con questa situazione e non lasciarci immobilizzare, sempre mantenendo le regole che ci saranno richieste. La terza cosa penso più importante che ciò che abbiamo fatto in passato deve essere rivisto, perché Cristo sia principio centro e fine di ogni nostra attività.

Concludiamo questa intervista. Ci sarebbero altre cose da chiedere, ma lo faremo prossimamente. Vorremo chiudere con una frase che riassume quanto ci ha detto don Fabio: la Chiesa si apre al mondo ferito per portare Gesù Cristo ad ogni uomo e le attività sono solo il pretesto per dire a tutti quanto è bello seguirlo. 

 

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