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Dio attende che ci sia una trasformazione nella vita delle persone

XVI Domenica del Tempo Ordinario

Parole chiave: commento al vangelo (221)
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura

DAL VANGELO SECONDO MATTEO 13, 24-43
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».Solo il paziente ed amorevole atteggiamento di Dio può davvero cambiare il male in bene. In questo senso dobbiamo leggere le tre parabole di questa domenica; del grano e della zizzania, del granellino che diventa un albero di senapa e del lievito che fermenta la pasta. Immagini semplici che descrivano la pazienza di Dio, ma che allo stesso tempo ci danno una risposta sulla presenza del male che convive con il bene. Il grano è l’erba buona e la zizzania è l’erba cattiva.Noi vorremo un Dio interventista che mostri i muscoli davanti al male e che separi i buoni dai cattivi. Vorremo che Egli colpisca duramente, che sconfigga il male, così da creare un mondo migliore. Tutte le ideologie, di ieri e di oggi, si propongono come apportatrici di un modo migliore dove si ritiene che una migliore civiltà ed una cultura ideologica dei diritti sia apportatrice di progresso. La storia ci dice che le ideologie, quelle che hanno voluto sostituirsi a Dio, hanno seminato solo miseria e morte ed hanno solo devastato umanamente le persone.Dio attende. Attende che ci sia una trasformazione nella vita delle persone. Il male non sono le persone accanto a noi. Il confine tra il grano buono e la zizzania passa proprio in mezzo alla nostra vita. Tutti noi abbiamo sempre bisogno di cambiare vita, di convertirci al Vangelo. Dio è paziente con tutti noi. Non sono gli altri che devono cambiare. Noi spesso siamo puritani giudicando gli altri o le istituzioni e molto indulgenti verso noi stessi.La pazienza di Dio, tuttavia, è finalizzata al cambiamento, alla conversione. Nel Vangelo Gesù è molto chiaro. Nel Giudizio finale il grano buono sarà sperato dalla zizzania

Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura
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