Diocesi
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Tra il desiderio di un figlio e le culle vuote

L'iniziativa promossa dalle Aggregazioni laicali della Diocesi

Parole chiave: seminario natalità (2)
Il primo seminario sulla denatalità

Ci sono tante coppie che vorrebbero un figlio e non possono averlo, altre che nemmeno ci pensano perché sarebbe troppo oneroso o impegnativo: in quest'epoca della contraddizione, si assiste ad un calo vertiginoso delle nascite, al punto che nemmeno è garantito il mantenimento della popolazione attuale. La Diocesi si interroga su questo tema e attraverso le Aggregazioni laicali organizza il primo seminario sulla natalità, in occasione della Giornata per la Vita. Politici, medici, amministratori regionali e locali, operatori sociali e volontari si sono dati appuntamento nel salone di via delle Galere per fare il punto sulla situazione e capire cosa c'è da fare.

Ma si può davvero parlare di denatalità come conseguenza di condizioni economiche e di vita difficili oppure è solo un fattore culturale, frutto dell'individualismo e dell'egoismo di questi tempi? Risorgerà davvero la natalità in Italia? Si è chiesto il vescovo Simone a conclusione del Seminario. Sicuramente sarà necessario un cambio di rotta nella mentalità comune: non più "finché siamo giovani divertiamoci, ai figli ci penseremo", oppure "prima la carriera e poi un figlio" e tanti altri luoghi comuni diffusi.

Sicuramente sarà necessaria una politica pro family, come accade in Trentino, dove - come ha spiegato il dott. Luciano Malfer, direttore dell'Agenzia per la coesione sociale -  i Comuni, le aziende, i locali e molte altre realtà vengono certificate come "amiche della famiglia" e dove si opera con sostegni integrati e investimenti proprio a favore dei nuclei famigliari. Ci sarà bisogno - ha continuato mons. Giusti - di riscoprire la cultura dell'affido e dell'adozione, nonché di proposte come la gratuità degli asili nido per i meno abbienti, messa in campo dalla Regione Toscana e confermata dalle parole del presidente della Regione Eugenio Giani, presente al Seminario.

Da parte della Chiesa di Livorno ci sarà un impegno nella creazione di una casa di accoglienza per minori privi di aiuto genitoriale, in via Lopez; nella realizzazione di centri ludico sportivo per disabili e nel continuare a sostenere gli oratori (presto una legge regionale in merito) perché sostenere la natalità significa anche sostenere le famiglie, il loro tempo, il loro impegno ed aiutarle nell'opera di educazione.

I relatori principali del seminario che hanno inquadrato la situazione del territorio sono stati:

La dottoressa Rosa Maranto Direttrice area consultoriale Azienda Usl nordovest Toscana, che ha parlato sul tema “Statistiche sulla natalità nell’area livornese e servizi dedicati offerti dall’azienda” 

Il dott. Sergio Abate, Direttore Ginecologia e Ostetricia all'ospedale di Livorno, sul tema “Biologia della fertilità e cause primarie della denatalità”

Il dott. Roberto Danieli, Direttore di Pediatria all'ospedale di Livorno, sul tema "Denatalità nell’area livornese: il punto di vista del Pediatra"

Nell'ambito del seminario di studi sono state illustrate alcune "buone pratiche" di attenzione alla natalità: in particolare l'esperienza di "Casa Papa Francesco" che ospita i minori soli, la cui testimonianza è stata portata dalla responsabile suor Raffaella Spiezio, Figlia della Carità e quella di "Villa Benedetta", la struttura che accoglie le madri vittime di violenza, di cui a parlarne è intervenuta l'operatrice della Fondazione Caritas Selina Liperini.

Con l'intervista al dott. Luciano Malfer, direttore dell'Agenzia per la coesione sociale è stata resa nota l'esperienza dei comuni del Trentino con le loro politiche pro-family.

(Il video dell'intervista) https://youtu.be/BY3stL064g0

In questo video alcuni momenti del Seminario, negli scatti di Antoluca Moschetti

https://youtu.be/FyOjRdUt4gU

Il primo seminario sulla denatalità
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