Cambio alla guida della comunità del Sacro Cuore

Don Simone Calvano è il nuovo parroco e direttore della comunità Salesiana del Sacro Cuore a Livorno. Don Felice Terriaca infatti lascia Livorno dopo 6 anni. Classe 1972, don Simone arriva da Cagliari, dove aveva lo stesso compito: parroco e direttore della comunità: “una comunità media – racconta - molto bella e aperta con la realtà bella come c'è anche qui a Livorno dell'oratorio e quindi con una forte presenza giovanile e presenza di famiglie, nonché di molte attività.

Don Calvano proviene dalle Marche e più precisamente da Porto Recanati. “Sono cresciuto nella mia parrocchia – continua - e poi mi sono trasferito nella parrocchia dei Salesiani nell'oratorio, dove piano piano sono cresciuto passando da essere animato a fare l’animatore e poi via via facendomi anche delle domande molto personali, cercando di capire dove il Signore mi voleva. Poi ho fatto le Superiori a Macerata, ho frequentato e portato a termine anche l'università, sono laureato in economia bancaria finanziaria e assicurativa e poi dopo aver fatto il militare ho deciso di intraprendere questo percorso di discernimento fra i Salesiani di Don Bosco che mi ha portato nel primo anno a Pinerolo e poi due anni di studentato filosofico a Roma nella comunità di San Tarcisio presso le catacombe di San Callisto e poi due anni di tirocinio nella nostra opera di Vasto. Poi sono iniziati gli anni dello studio della teologia: sono ritornato a Torino per frequentare quattro anni di teologia e sono anche licenziato in Teologia Pastorale presso l'Università pontificia salesiana della Crocetta. Terminato il percorso di studi sono sceso di nuovo a Vasto e come incaricato dell'oratorio sono stato lì per tre anni poi successivamente l’obbedienza mi ha portato a Civitanova Marche, sempre incaricato dell'oratorio per quattro anni e poi terminati questi quattro anni il nostro superiore mi ha chiesto di prendermi cura della comunità salesiana di Cagliari”.

Ma qual è il pensiero di don Simone, cosa vuole portare alle comunità dove offre il suo ministero: “mi piacerebbe portare e lasciare in eredità alle comunità in cui vivo, il senso di famiglia, il senso di accoglienza e soprattutto far capire alle famiglie, agli adulti di mettere sempre al centro al cuore di ogni comunità i giovani”.

nella foto don Felice e don Simone