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Tommaso, uomo di fede

Il commento al Vangelo di Domenica 7 Aprile

Parole chiave: commento al vangelo (219)
Nella domenica della Divina Misericordia

Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.Il dono della resurrezione è la Pace e la Misericordia di Dio. Gesù agli Apostoli, nel giorno di Pasqua disse: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».I doni di Dio, come del resto ogni altro dono, necessitano di essere accolti e interiorizzati. Non c’è pace nel mondo, fintantoché il dono della Pace di Dio non è accolto nei cuori di ogni uomo e donna di buona volontà. Non ci sarà mai pace nel mondo fintantoché il dono della misericordia di Dio sarà accolto nei cuori di ogni uomo e donna di buona volontà. La riconciliazione con Dio è principio di riconciliazione con ogni fratello e sorella; rimetti a noi nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, diciamo nel Padre Nostro.La pace, infatti, per un cristiano non nasce tanto un accordo politico, bensì è dono di Dio.Tommaso è uomo di fede che permane nella comunità apostolica cercando in essa il dono della pace. I suoi dubbi turbano la sua pace. I suoi dubbi rendono il suo cuore inquieto. Tommaso è pacificato con Gesù quando lo incontra nella comunità apostolica, nella Chiesa. Tocca i segni della passione di Gesù, le mani ed il costato, tocca i segni dell’amore di Dio. Tommaso scaccia ogni dubbio dal suo cuore. Dio lo ha riconciliato, Dio la ha pacificato.La speranza cristiana, la speranza di chi è in pace con Dio e riconciliato con Lui non è convincersi che le cose andranno meglio, bensì che tutto ciò che accade ha un senso alla luce della Pasqua.

Nella domenica della Divina Misericordia
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