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Lontani ma mai assenti

Una riflessione per il giorno di Pasqua

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Questa sarà la Pasqua più sentita, più partecipata, più intima, più ricordata. Per coloro che sempre l'hanno vissuta nelle Chiese sarà un sacrificio non poterla celebrare nella comunità, tra la familiarità della propria Parrocchia, del proprio sacerdote, del proprio Vescovo. Sarà faticoso non poter raggiungere  volti conosciuti a cui stringere la mano per dare la pace e augurare la gioia della resurrezione! Coloro, invece, che occasionalmente l'hanno vissuta partecipando alla liturgia "perché è Pasqua!", forse sentiranno la mancanza  di una celebrazione più solenne, più cantata, più ricca di riti, piena di gente! A loro sarà privata la festa della "tradizione" a cui si sente il bisogno di andare, come accade per  Natale, anche se poi, per l'intero anno, la Messa "può attendere!" Per tanti, sicuramente tantissimi, questa Pasqua potrà essere una occasione, restando forzatamente a casa, di "viverla" come proposta della televisione, un mezzo che "penetra", che incuriosisce, che stimola alla visione! Del resto non vale più la scusa "non ho tempo, ho altro da fare"! E allora quest'anno sarà la Pasqua più seguita di sempre. Le città e i paesi avvolti nel silenzio saranno invasi da suoni incessanti di campane che richiameranno all'attenzione, all'ascolto! Saranno vuote le Chiese ma Lui arriverà in ogni casa, sia se volutamente scelto, sia se incontrato "per caso" (con lo zapping, con il giro causale dei canali). Lui si proporrà forse anche "per caso" , ma mai "a caso"! Lui ci sarà grazie alla televisione che trasmetterà da ogni luogo la Pasqua, con i sacerdoti, con i Vescovi o i Cardinali, con il Papa, a celebrare da soli nelle Chiese di ogni paese, di ogni terra, di ogni luogo! Chiese solo momentaneamente "chiuse", ma con i tabernacoli che sprigionano sempre vita.

Chiese sempre presenti, per tutti! Nessuno escluso! Nessuno lasciato solo! Ecco una Pasqua per tutti, che entra in ogni casa. Con un messaggio di pace, di gioia, di vita, una vita che nasce sempre e anche nel dolore più profondo porta luce, salvezza, resurrezione! Una Pasqua da vivere nelle case con una speranza mai sentita prima, una speranza di vita condivisa con i propri cari, ma anche con i lontani che con questo distacco forzato, ma necessario, diventano ancora più vicini! È proprio ora che ci si rende conto della fatica del distacco, della mancanza di una carezza, di un abbraccio di una calorosa stretta di mano. Lontani, ma mai assenti! Come mai assente è Colui che è "la via, la verità e la vita" e ci dice: "non abbiate paura"! Ecco, Dio ci sarà anche oltre i profondi silenzi! Mai come ora si assapora quanto sia importante la vita! E quanto sia necessario l'altro, il bisogno dell'altro, della socialità. Nessuno si salva da solo!  Ecco una Pasqua che ci "costringe" a comprendere  la necessità, "la ferita e la bellezza" della relazione con l'altro, che  interroga la nostra intimità, che ci sprona a riscoprire la nostra spiritualità, il nostro bisogno di umanità. Che sia in ciascuna casa, per ognuno, una Buona Pasqua!

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