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Il ricordo di padre Turoldo

Linea di pensiero

Parole chiave: David Maria Turoldo (1), linea di pensiero (104)
La speranza non ha confini

6 febbraio 1992: trent'anni fa padre David Maria Turoldo lasciava la vita terrena. Un frate dell'Ordine dei Servi di Maria, che a Livorno hanno dato vita alla Chiesa dei Sette Santi Fondatori. Turoldo più volte venne anche a Livorno, ospite dei parroci padre Pellegrino Maria Schirato e poi di padre Lorenzo Tanganelli, durante i corsi di formazione di Mariologia, tenuti nella Chiesa di Via Sette Santi e in occasione delle feste patronali del 17 febbraio. La sua voce potente e profetica risuona ancora nella mente e nel cuore di chi lo ha conosciuto o incontrato grazie alle sue numerose e profonde poesie. È stato un sacerdote e poeta illuminato, un cantore del Vangelo, un appassionato lodatore di Dio e della Madonna. Ha sempre condannato le ingiustizie e richiamato alla povertà (materiale e spirituale), come fondamento essenziale per dare dignità al mondo. Nonostante una lunga e feroce malattia (colpito dal cancro, il drago, come lo chiamava lui) ha sempre manifestato, con le sue liriche, il coraggio di sperare. ".... Voi che l’avete intuito per grazia continuate il cammino spargete la vostra gioia continuate a dire che la speranza non ha confini".
Lo ricordiamo anche con la sua poesia " Canta Il sogno del mondo":
Ama
saluta la gente
dona
perdona
ama ancora e saluta
(nessuno saluta
del condominio,
ma neppure per via)
Dai la mano
aiuta
comprendi
dimentica
e ricorda
solo il bene.
E del bene degli altri
godi e fai
godere.
Godi del nulla che hai
del poco che basta
giorno dopo giorno:
e pure quel poco
se, necessario
dividi.
E vai,
vai leggero .
dietro il vento
e il sole
e canta.
Vai di paese in paese
e saluta
saluta tutti
il nero, l’olivastro
e perfino il bianco .
Canta il sogno del mondo:
che tutti i paesi
si contendano
d’averti generato.

La speranza non ha confini
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