Gli auguri al Villaggio della Carità
Alla presenza del sindaco Salvetti e del vescovo Giusti
Un momento di preghiera e di scambio di auguri al Villaggio della carità, all'aperto, distanziati, perché quest'anno la pandemia non permette nemmeno di stringersi la mano, tantomento di fare un pranzo insieme per il Natale. Gli ospiti di Caritas sono presenti - non tutti - le occasioni pubbliche non sempre piacciono a chi vive in difficoltà. Ci sono i volontari, gli operatori, gli amici e tanti altri, passati per salutare e fare un augurio. C'è il vescovo Giusti, c'è il sindaco di Livorno Salvetti, c'è l'assessore al sociale Raspanti, insieme a loro la presidente della Fondazione Caritas suor Spiezio e i vice direttori padre
Gusmeroli e il diacono Bargelli. Ci sono perché è giusto esserci: in un anno così difficile, trovarsi insieme è sempre un conforto; guardarsi negli occhi - almeno quello - per scoprire uno sguardo di intesa e per capire che per aiutare chi vive nel disagio, per sostenere chi è più fragile, bisogna essere in tanti.
Il Villaggio della Carità e Caritas Livorno, insieme ad altre associazioni di volontari, sono un tassello fondamentale per la solidarietà sul territorio livornese - ricordano le autorità civili - e collaborare diventa la soluzione più semplice e quella più importante, soprattutto in questo anno drammatico.
E l'opera di Caritas - sottolinea il Vescovo - è guidata dalla fede; Gesù che nasce e che
risorge è il fondamento della speranza. Quest'anno come il prossimo e quelli a venire, presenti anche nelle difficoltà più grandi perché nessuno resti da solo.
Il ringraziamento e un applauso poi a suor Raffaella, che guida la Caritas da 10 anni: una vita dedicata agli altri, un'opera instancabile, fatta di amore e attenzione ai più poveri.
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