News
stampa

Scordato

La valutazione della Commissione CEI

Parole chiave: scordato (1), film (83)
Il film di Rocco Papaleo

Nell’anno in cui Matera viene designata Capitale europea della cultura, la vita di Orlando subisce un cortocircuito. Di professione accordatore di pianoforte, Orlando si trascina stancamente nelle sue giornate; da un po’ di tempo, inoltre, accusa un dolore alla schiena cui non riesce a trovare rimedio. La brillante ed estrosa fisioterapista Olga (Giorgia) gli consiglia di lavorare sui suoi irrisolti interiori, sui nodi del passato. Orlando si mette così in viaggio da Salerno a Lauria, in Basilicata, per cercare di fare luce su di sé e sulla sua famiglia, implosa all’improvviso negli anni ’80…

Valutazione Pastorale

Attore veterano della commedia italiana, Rocco Papaleo da oltre dieci anni è passato anche dietro alla macchina da presa. Ha esordito nel 2010 con “Basilicata coast to coast” (2010), seguito da “Una piccola impresa meridionale” (2013). Durante la pandemia ha lavorato a un nuovo progetto, ritagliandosi il ruolo di regista, protagonista e anche sceneggiatore (a firmare con lui il copione è Valter Lupo): è “Scordato”, prodotto da Indiana e Less is more, nei cinema con Vision Distribution. Nel cast la cantante Giorgia, Simone Corbisiero e Angela Curri. La storia. Nell’anno in cui Matera viene designata Capitale europea della cultura, la vita di Orlando subisce un cortocircuito. Di professione accordatore di pianoforte, Orlando si trascina stancamente nelle sue giornate; da un po’ di tempo, inoltre, accusa un dolore alla schiena cui non riesce a trovare rimedio. La brillante ed estrosa fisioterapista Olga (Giorgia) gli consiglia di lavorare sui suoi irrisolti interiori, sui nodi del passato. Orlando si mette così in viaggio da Salerno a Lauria, in Basilicata, per cercare di fare luce su di sé e sulla sua famiglia, implosa all’improvviso negli anni ’80… Tra commedia e dramma, il tratto caratterizzante del film di Papaleo è di certo la malinconia, quello sguardo rivolto al passato tra dolcezza e sofferenza. Con sfumature vicine all’ultimo film di Walter Veltroni, “Quando”, “Scordato” conquista per la sua delicatezza e per il suo crescendo graduale. Costellato qua e là da battute giocose, fulminanti, tipiche della cifra comica di Papaleo, il film mette a tema la memoria, i legami familiari, la ricerca di sé e il rapporto con il passato. Un’opera che conduce al guadagno del perdono, indispensabile per poter tornare a vivere in pienezza e leggerezza. Come dichiara Papaleo: “L’uomo che vorrei essere è quello che nella sequenza finale cammina con un braccio rotto, ma in equilibrio col suo passato, che riesce a sorridere e ha compreso la necessità di perdonare e l’inutilità del rancore”. Il titolo “Scordato” è chiaramente metaforico, riferito alla professione del protagonista Orlando, accordatore di pianoforte ma incapace di riparare se stesso, come pure al participio passato del verbo “scordare”: il mettere da parte una porzione di sé, del passato, consapevolmente o meno, con l’illusione che questo non produca ripercussioni. “Scordato” è un film attraversato da delicatezza e dolcezza, capace di declinare temi densi con soluzioni brillanti, segnate da “leggerezza”. A ben vedere la narrazione non sempre è del tutto scorrevole o agile, appesantita qua e là da raccordi poco incisivi o ridondanti. Nell’insieme, però, il film coinvolge per valore e spessore. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Il film di Rocco Papaleo
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento