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Il miracolo di Albignano d'Adda

Dal libro del beato Carlo Acutis

Parole chiave: miracolo eucaristico (17)
Era il 1957
miracolo

Nel 1957, la chiesa parrocchiale di San Maiolo Abate di Albignano fu protagonista di un importante Miracolo Eucaristico, simile a quello avvenuto a Siena. Anche qui si può parlare di un Miracolo permanente, in cui sono state invertite le leggi naturali della conservazione della materia organica del pane azzimo che si sa che dopo pochissimo tempo tende ad ammuffire e a polverizzarsi completamente. La Particola del Miracolo di Albignano si mantiene ancora oggi incorrotta nonostante siano trascorsi 58 anni.
La Parrocchia di San Maiolo Abate si trova nel piccolo Comune di Albignano d’Adda, che dista circa 25 Km da Milano. Essa vanta al suo interno due preziose urne contenenti i resti dei corpi dei Martiri Sant’Ireneo, San Disolo e San Recelso, donati dal conte di Anguissola nel 1728. Ma oltre a questi illustri ospiti, nella cosiddetta Cappella del Pane, si conserva un’Ostia consacrata che nonostante siano passati più di 58 anni, ancora si mantiene intatta.Quest’Ostia fu protagonista di un Miracolo Eucaristico simile a quello avvenuto a Siena e a San Mauro la Bruca. I fatti si svolsero più o meno così.Nella notte tra il 6 e il 7 marzo del 1957, verso l’una di notte, due ladri furtivamente si introdussero nella chiesa per rubare. Tra gli oggetti prelevati, vi era anche un Ostensorio contenente un’Ostia consacrata. Alcuni fedeli, attratti dai rumori, si accorsero che i ladri erano dentro la chiesa e cominciarono a gridare. I malfattori, vistosi scoperti, fuggirono via con la refurtiva. Uno dei sacchi, che conteneva tra l’altro anche l’Ostensorio, essendo molto pesante, fu abbandonato nel prato (allora adiacente alla chiesa). Dall’Ostensorio scivolò via la Sacra Particola, che venne subito raccolta dall'allora parroco, don Cornelio Cossù, che la ripose in una teca chiusa con dello spago, con sopra un biglietto con scritte queste parole: “Non toccare, Ostia del Sacrilegio”.Particolare rilevante è che in quella notte scendeva una sottile pioggerellina che però non riuscì a deteriorare la sacra Ostia, che tuttora si presenta bianchissima e senza ombre di muffa. Don Giorgio Lattuada, attuale parroco della chiesa del Miracolo, ha assunto un frammento dell’Ostia del prodigio che si era staccato, costatando che tuttora ha un sapore fresco e fragrante, come se fosse stato prelevato da un’Ostia appena confezionata. In questa Cappella che custodisce il Miracolo, tutti i giorni, viene celebrata la liturgia delle Lodi e dei Vespri ed è meta di numerosi pellegrinaggi. Recentemente don Giorgio ha chiesto alla Diocesi di Milano di avviare un processo canonico per confermare in modo definitivo il Miracolo.

Era il 1957
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