Pakistan
I nuovi martiri cristiani
Due giovani sorelle sarebbero le ultime vittime, in Pakistan, del tentativo di costringere donne delle minoranze religiose alla conversione all’islam e al matrimonio. La polizia sinora non ha chiarito il movente del duplice delitto che sembra però con motivazioni religiose.
Abida e Sajjida, rispettivamente 26 e 28 anni, residenti nell’enclave cristiana di Makhan Colony, nell’area di Lahore, erano scomparse il 21 novembre dopo essersi recate nella fabbrica di medicinali dove lavoravano e poi a fare degli acquisti.
Sono state ritrovate morte diversi giorni dopo, non lontane dal luogo di lavoro, entrambe legate ai polsi e poi strangolate. Le indagini della polizia hanno portato a individuare due sospetti, Muhammad Naeem e Mumtaz Khan, che sono stati arrestati.
Diversi testimoni hanno confermato che i due, impiegati nella stessa azienda delle vittime, avevano in più occasioni molestato le due donne e avevano tentato di convincerle a convertirsi, nonostante fossero a conoscenza che erano entrambe sposate con uomini della stessa religione. Naeem, rilasciato su cauzione, si è dato alla macchia e altri suoi complici sono ricercati.
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