C‘è bisogno di persone capaci di senso critico nella società contemporanea e di empatia nella Chiesa
L’insegnamento della religione cattolica presuppone il mandato esplicito della Chiesa
Nella celebrazione in duomo a Bolzano il vescovo Ivo Muser ha conferito il mandato ecclesiale (la mission canonica) a 15 nuovi insegnanti della religione cattolica che hanno ultimato il percorso triennale di avviamento.
Il mandato ecclesiale a tempo indeterminato attesta l’idoneità permanente dei docenti in possesso del corrispondente titolo accademico: attualmente sono circa 470 gli uomini e le donne in servizio nelle scuole altoatesine.
L’insegnamento della religione cattolica presuppone il mandato esplicito della Chiesa. Nel tempo attuale questa missione è preziosa ma impegnativa, ha detto il vescovo durante la celebrazione in duomo.
Nella celebrazione in duomo a Bolzano il vescovo Ivo Muser ha conferito il mandato ecclesiale (la mission canonica) a 15 nuovi insegnanti della religione cattolica che hanno ultimato il percorso triennale di avviamento.
Il mandato ecclesiale a tempo indeterminato attesta l’idoneità permanente dei docenti in possesso del corrispondente titolo accademico: attualmente sono circa 470 gli uomini e le donne in servizio nelle scuole altoatesine.
L’insegnamento della religione cattolica presuppone il mandato esplicito della Chiesa. Nel tempo attuale questa missione è preziosa ma impegnativa, ha detto il vescovo durante la celebrazione in duomo.
“Soprattutto oggi, con la Chiesa che si trova ad affrontare venti contrari dall’interno e dall’esterno, c‘è bisogno di persone capaci di senso critico nella società contemporanea e di empatia nella Chiesa“.
Il mandato ecclesiale all’insegnamento è stato conferito dal vescovo e da Markus Felderer, direttore dell’Ufficio diocesano scuola e catechesi, a 15 insegnanti di religione, di cui 2 di lingua italiana: Lorenz Cristofolini, Monika Delueg, Silvia Irsara, Michael Kirchler, Margareth Kuenzer, Barbara Kupa, Johanna Mittermair, Katharina Mur, Gabriella Oberhammer, Eva Pletz, Judith Ploner, Julia Schwärzer, Viktoria Volgger, Cristina La Marca e Stefano Milan.
da La voce di Bolzano
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