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Un mandato d'amore

La festa di San Marco evangelista

Parole chiave: san marco (1)
Commento al Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Alla figura dell’evangelista Marco noi italiani dovremmo essere particolarmente legati. Non si tratta del fatto che è il patrono di una delle nostre più importanti città, Venezia; nemmeno che in questo giorno (ma per Dio nulla accade a caso) decenni fa il nostro Paese ritrovava la sua libertà. Dovremmo essergli grati perché, senza la sua opera di trascrizione e narrazione per la comunità di Roma della vita di Gesù, noi oggi non avremmo la fede che ci contraddistingue. Marco per primo, pur non essendo un discepolo della prima ora, ha seguito fino in fondo il mandato d’amore che il Signore Gesù ha lasciato ai suoi nell’ora decisiva, aprendo le porte del suo amore a chiunque volesse seguirlo in ogni angolo della terra.

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