Economia vegetale
Luigino Bruni, direttore scientifico di EoF presenta l'evento del 2 ottobre con incontri virtuali tra imprenditori, studiosi, giovani
Cinquecento milioni di anni fa, hanno fatto una scelta irrevocabile: si sono fermate. Hanno messo radici, non in senso metaforico. Ancorate al suolo, non hanno potuto fuggire dagli assalti dei predatori o dalle sferzate delle catastrofi ambientali. Le piante, però, hanno fatto di questa apparente fragilità, la loro forza. Immobili e mansuete, hanno incassato i colpi degli altri viventi. Invece di soccombere hanno imparato a resistere. E a sopravvivere anche quando l’80 per cento del loro corpo è stato divorato dalla furia degli umani o della natura. Per questo, gli esseri vegetali hanno molto da insegnare agli animali, donne e uomini inclusi. E a tutto ciò che su di loro è stato modellato. A partire dall’economia. Ne è convinto Luigino Bruni, economista della Lumsa e saggista, tra i padri dell’economia di comunione e direttore scientifico di “The Economy of Francesco”. Il grande movimento di giovani impegnati nella costruzione di un’altra economia possibile – convocato da papa Francesco – farà incontrare virtualmente il 2 ottobre, per la seconda volta, imprenditori e studiosi dei cinque Continenti. Coniugando locale e globale, radicamento e apertura, oltre quaranta città sparse per il globo ospiteranno un’iniziativa sul proprio territorio. In attesa del grande incontro in presenza con il Pontefice del 2022, tutti, poi, si collegheranno in diretta streaming con il Palazzo del Monte Frumentario di Assisi per ascoltare gli interventi di figure di fama internazionale, tra cui Vandana Shiva, Jennifer Nedelsky, Partha Dasgupta, Sabina Alkine e Jeffrey Sachs. A concludere l’iniziativa, prima dell’atteso messaggio del Papa, un dialogo con Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio di neurobiologia vegetale di Firenze, tra i pionieri della cosiddetta «economia vegetale».
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