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Un anno di guerra in Ucraina, come è cambiato il mondo?

L'invasione russa ha inaugurato un'era imprevista di disordine mondiale, che si è ritorto in primis su Mosca. Ma anche gli Stati Uniti non possono consentirsi uno "stallo infinito"

Parole chiave: guerra (58), ucraina (52), anniversario (10)
24 febbraio 2022-23

Erano molti anni – diciamo pure dall’epoca della Guerra fredda, quando la Russia si chiamava ancora Unione Sovietica - che la flotta del nord di Mosca non solcava le acque del Mar Baltico provvista di ordigni tattici nucleari. Quel tempo è ritornato, e i battelli della Federazione Russa oggi ostentano senza riguardi il proprio arsenale mentre attraversano gli stretti e pattugliano il Mare del Nord di fronte alle coste norvegesi. È solo uno dei piccoli e grandi cambiamenti intercorsi da quando la Russia di Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina. Diciamolo pure, un nuovo disordine mondiale.

Com’è cambiato dunque il mondo da quel 24 febbraio di un anno fa?

RUSSIA

Quella che avrebbe dovuto essere un’operazione di polizia di frontiera a breve termine si è trasformata in una guerra di trincea sanguinosa e sanguinaria, che non ha risparmiato la popolazione civile e ha lasciato dietro di sé dolore e macerie. Pesantissimo anche per la Russia il conto in vite umane, che a fatica riesce a nascondere all’opinione pubblica un bilancio fallimentare sia sul piano militare, sia su quello politico. Nel denunciarne gli effetti si fa involontariamente profetico il ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov quando dice: «L'Occidente vuole trasformare la Russia in uno Stato-canaglia». Non è del tutto vero, ma di fatto il risultato è questo; anche se, numeri alla mano, nonostante le ripetute raffiche di sanzioni la Russia non si trova affatto al collasso per effetto delle sanzioni come avevano prefigurato gli analisti occidentali. Fra i motivi della sopravvivenza economica di Mosca c’è il petrolio, che viene venduto a prezzi di favore nel mercato asiatico e l’industria degli armamenti. E non si tratta solo di armi nucleari. Mosca e Nato si armano e si riarmano: solo un anno fa gli arsenali occidentali erano ragguardevolmente forniti, oggi non lo sono più. Oggi la sola Ucraina consuma più munizioni di quanto l’industria degli armamenti sia in grado di produrne e contemporaneamente gli stock dei Paesi europei (quindi in larga misura della Nato) si scoprono invecchiati, malfunzionanti e sovente in deplorevoli condizioni. Anche questo, l’urgente necessità di riarmare l’Alleanza Atlantica prima ancora di fornire soccorso all’Ucraina è un raggelante effetto della guerra.

continua https://www.avvenire.it/mondo/pagine/la-vecchia-geopolitica-e-stata-stravoltada-un-conf

Fonte: Avvenire
24 febbraio 2022-23
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