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Videro dove dimorava e rimasero con lui

II Domenica del Tempo Ordinario

Parole chiave: commento al vangelo (219)
 Non c’è Cristo senza Chiesa

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI, 1, 35-42
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

Nelle domeniche dopo la solennità dell’Epifania e del Battesimo di Gesù, la liturgia domenicale prolunga ancora il mistero dell’Epifania (manifestazione). La manifestazione di Cristo ai Magi prima e a chi era presente al fiume Giordano durante il battesimo di Gesù, adesso si prolunga nella vita della Chiesa. La Chiesa è manifestazione di Cristo, Epifania di Gesù. Nella vita e nella missione della Chiesa si prolunga la vita di Gesù. Non c’è Cristo senza Chiesa.Nel Vangelo di questa domenica Andrea ed un altro discepolo, con molta probabilità lo stesso evangelista Giovanni, chiedono a Gesù dove abitasse. Dietro a questa domanda dei discepoli non vi è tanto la richiesta di vedere un’abitazione; la domanda è molto più profonda. Si chiede di poter fare esperienza di lui, poter entrare nella sua intimità. Si chiede di poter fare, attraverso di Gesù, esperienza di Dio. La casa a cui si fa riferimento è proprio la Chiesa, dove noi oggi possiamo fare esperienza di Cristo. La coppia di discepoli indica proprio la fraternità cristiana. L’esperienza che fanno Andrea e l’altro discepolo non è tenuta nascosta, è condivisa. La gioia di essere cristiani necessita di essere trasmessa e Andrea la trasmetta a Simone suo fratello. Gesù, fissando lo sguardo su Simone, gli cambia nome, nominandolo Pietro/Cefa, roccia. Dove c’è Pietro c’è la Chiesa di Cristo. Dove c’è Pietro risuona la Parola di Cristo, dove c’è Pietro Cristo si manifesta. Fuori dalla comunione con Pietro e dei suoi successori non vi è partecipazione piena alla vita di Cristo. Fuori dalla comunione con Pietro si costruisce il nostro cammino di fede, non sulla roccia, bensì sulla sabbia.E la Chiesa di Gesù Cristo sussiste nella Chiesa cattolica, guidata dal Romano Pontefice oggi Papa Francesco. Lo stesso Papa Benedetto, dal giorno dell’elezione di Papa Francesco fino a quello della sua morte, tutti i giorni ha celebrato l’eucarestia dicendo nel canone ……in comunione con il nostro Papa Francesco. Più chiaro di così di chi sia adesso il successore di Pietro.

Non c’è Cristo senza Chiesa
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