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"Sub tutela Dei"

La mostra resterà esposta all’ISIS Niccolini Palli fino al 22 aprile

Parole chiave: sub tutela dei (1), giudice livatino (2)
La mostra sul giudice Rosario Livatino

L’ingresso della sede del Liceo Niccolini Palli di Via Rossi ospita la Mostra Sub tutela dei dedicata al Giudice Rosario Livatino ucciso nel 1990 dalla mafia. L’incontro di presentazione è stato introdotto dalla dirigente scolastica dott.ssa Teresa Cini che ha comunicato che l’istituto il prossimo anno, dopo un percorso formativo, diventerà uno dei presidii scuola dell’Associazione Libera contro le mafie. La studentessa Elisa, una dei referenti dell’Associazione Libera di Livorno, ha illustrato il lavoro che viene svolto nelle scuole. Presente all’incontro il Maggiore dei carabinieri Ugo Chiosi e la professoressa Francesca Nacci rappresentante dell’Ufficio scuola della Diocesi di Livorno, che ha portato i saluti del vescovo Simone Giusti.

Il prof. di religione Andrea Capaccioli è intervenuto spiegando che il presidio Libera della scuola sarà intitolato al Magistrato Rosario Livatino. Per questo motivo la mostra, esposta a livello internazionale al Meeting di Rimini, viene riproposta nella sede dell’ISIS Palli per far conoscere alla scuola e alla città la figura di Livatino, martire di mafia, proclamato nel 2021 beato dalla Chiesa cattolica.

La mostra è presentata dall’avv. Roberta Masotto della Libera Associazione Forense e curatrice dell’esposizione. «Rosario Livatino è un testimone credibile e affascinante, perché il suo percorso è quello di un uomo ordinario, che non si è reso protagonista di gesti o opere eccezionali, per nulla distante dall’esperienza possibile per ciascuno di noi e men che meno irraggiungibile per doti o virtù, ma che per la fede ha vissuto la sua vita ordinaria in modo straordinario».

«Nella vita e nella professione di Rosario Livatino si incarna perfettamente l’auspicio di Benedetto XVI che “l’intelligenza della fede diventi intelligenza della realtà”. Una particolare caratteristica della vita di Rosario Livatino è l’attenzione al particolare, espressione di una concezione unitaria della vita e dell’istante presente. La cura del dettaglio che osserva nel suo lavoro di magistrato egli trasferisce a tutti gli aspetti della propria vita: agli affetti, alla pratica religiosa, alle dinamiche familiari e ve ne è ampia traccia nelle agendine dove annota con cura ogni ricorrenza dei propri genitori, il giorno in cui si confessa, la malattia di una parente…»

«Una concezione della vita che abbraccia l’istante presente come luogo decisivo in cui tutta la vita si consuma nel compito che Dio gli ha affidato».

«La mostra si divide in cinque stanze, in cui si snodano via via, il contesto storico, l’umanità, la professione di Magistrato e il martirio di Rosario Livatino assassinato in odium fidei, come riconosciuto dalla causa di beatificazione».

Sub tutela Dei, titolo della mostra, sono le lettere (S.T.D.) che segnano l’affidamento al Signore di tutto ciò che per Rosario Livatino ha senso, dalla vita familiare al lavoro, dalle preoccupazioni per l’incolumità propria e altrui alle speranze di matrimonio, fino alle incombenze di studio. Per questo le si incontra spesso nelle pagine delle sue agende.

Rosario Livatino è stato una persona semplice che, con la sua umanità, la sua fede e la sua perseveranza ha affermato una dignità nuova ma antica contro un potere opprimente: fino al martirio.

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La mostra sul giudice Rosario Livatino
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