Diocesi
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Giulia ha scelto l'amore, ha scelto Cristo

Le parole del Vescovo nella Messa celebrata davanti al popolo di Dio

Parole chiave: santa giulia (13)
La celebrazione in Cattedrale

In questi giorni abbiamo assistito ad un atto di grande generosità: un sacerdote ha donato un suo rene ad un confratello che stava soffrendo e rischiava la vita. Un gesto che ci interpella tutti, un gesto che ci dà una lezione di vita e di fede, un gesto che viene da un sacerdote africano. E questo gesto non può che richiamare alla mente quello di un'altra africana: la nostra patrona Giulia, che preferisce morire e di quale morte, piuttosto che rinnegare Cristo. Inizia così mons. Giusti l'omelia della festa patronale. Come giudicheremmo oggi il gesto di Giulia - continua il Pastore della Chiesa livornese - forse come una follia? Giulia lo ha fatto perché ha incontrato Cristo, era innamorata del suo Dio e pur di non tradirlo è andata incontro al martirio e alla morte. Come viviamo noi oggi? Ci diciamo cristiani eppure rinneghiamo la nostra fede con comportamenti immorali quali: il disimpegno politico che è mancanza di carità, l’accettazione dell’ingiustizia sociale che è tradimento del più povero, il rifiuto dell’immigrato che è bestemmia del Padre Nostro, la fornicazione, l’adulterio, la convivenza, la rinuncia ai figli, l’aborto che altro non sono che un inno all’egoismo, il narcisismo, il consumismo, l’individualismo quali manifestazioni della perdita di ogni speranza cristiana e del senso della redenzione donataci da Gesù Cristo. Ricordiamoci che tradire Cristo è scegliere l’Inferno al Paradiso.

Leggi l'omelia integrale

Guarda le immagini della celebrazione scattate da Antonluca Moschetti e Roberto Manera e raccolte in questo video

La celebrazione in Cattedrale
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