Una reliquia di S. Francesco in carcere

Perché portare il segno della presenza di san Francesco nel carcere?
Perché è un segno particolare: un frammento del suo abito che indossava quando ha ricevuto da Dio il dono di diventare conforme a Gesù crocifisso.
È un segno che ci racconta l'amore di Gesù per noi, tanto grande da abbracciare anche il dolore. Dati forza da non lasciarsi fermare dalla sofferenza, dalla paura, dall'angoscia della solitudine e del fallimento.
Questo amore del Signore per noi, San Francesco lo ha voluto avvicinare per tutta la vita, sperimentarlo giorno dopo giorno.
Quando San Francesco si è trovato verso la fine dei suoi giorni ha chiesto a Dio un'ultima grande grazia: sentire l'amore e il dolore di Gesù crocifisso.
Gesù lo ha ammesso a questa comunione profonda, nello spirito e anche nel corpo.
Questo segno così esplicito, le stimmate, lo celebriamo con decisione in tanti modi, in tanti ambienti, durante l'anno 2024.
Molto si recheranno in pellegrinaggio al santuario di La Verna, vicino Arezzo, dove avvenne questo prodigio.
Alcuni non possono spostarsi per andare fino al santuario, specialmente le persone ammalate, i poveri, gli infermi, anziani, anche i nostri fratelli carcerati. Allora abbiamo pensato di portare una reliquia vicino ai fratelli che già nella loro vita sperimentano il dolore (di diversi tipi) e possono trovare grande sostegno e speranza , grazie a San Francesco, per vivere nella pace con Dio.
Questo è il motivo della visita di San Francesco di Assisi qui nel carcere di Livorno. Grazie San Francesco per questa visita in mezzo a noi.