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L’amore cristiano è un perdere la propria vita per donarla agli altri

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Parole chiave: commento al vangelo (219)
“Chi ama padre e madre più di me, non è degno di me!”

DAL VANGELO SECONDO MATTEO 10,37-42In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».Nel Vangelo di questa domenica Gesù dà alcune indicazioni ai suoi apostoli e delucidazioni a chi accoglie i suoi missionari.Le parole di Gesù che sentiamo nel Vangelo sono forti, quasi ci sentiamo minacciati nelle nostre tranquillità e nei nostri precari equilibri, se non offesi nelle nostre sensibilità.“Chi ama padre e madre più di me, non è degno di me!” dice Gesù agli apostoli. Eppure Gesù rivela un principio fondamentale della nostra vita relazionale e affettiva. Non si tratta di fare delle classifiche tra chi viene prima o dopo Gesù. L’amore che noi abbiamo verso il Signore è di altra natura, per così dire. La relazione che noi abbiamo con Gesù è su un piano diverso rispetto a quello che noi possiamo avere con gli altri. Tuttavia Gesù ci chiede di vivere l’amore tra di noi, l’amore che possiamo vivere con i genitori, con il marito e la moglie, i figli e quanti altri, nella Verità, ovvero in Gesù Cristo. Il cristiano, come modello di amore, ha solo Gesù di Nazareth. Con queste affermazioni lapidarie del Vangelo di oggi, il Signore si propone come riferimento per sapere amare nella verità gli altri. Di conseguenza l’amore di Gesù viene necessariamente prima ed allo stesso tempo l’amore di Gesù mi aiuta a vivere nella verità le altre relazioni affettive. Quanti problemi matrimoniali e familiari sorgono quando Gesù non è messo prima e al centro. Gli altri diventano un idolo. I genitori diventano un idolo ed il giovane sposo o la giovane sposa non riesce ad interagire nell’amore con la propria moglie o con il proprio marito. Oppure la moglie diviene un idolo per il marito e viceversa ed al di fuori della moglie e del marito c’è il nulla. Anche nel rapporto con i figli i genitori possono idolatrarli, creando squilibri nel rapporto con l’altro partner, compensando con i bambini un rapporto sbagliato che si ha con la moglie o con il marito.Sentirci scossi da queste parole forti di Gesù sono un segno di salute per la nostra vita spirituale, sempre chi ci sia la volontà ed il desiderio di lascarsi curare dal Signore. Il cristiano non può vivere in modo malato l’amore, perché non è amore.L’amore cristiano è abnegazione, dono totale di sé all’altro, senza richiesta di corrispettivo e ricambio. Il cristiano si realizza umanamente quando si dona all’altro senza misura. Come dice Gesù l’amore cristiano è un perdere la propria vita per donarla agli altri. Al di fuori di questa modalità di amore ci sono solo tante parole o delle caricature dell’amore cristiano.

“Chi ama padre e madre più di me, non è degno di me!”
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