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Le cresime scout nel giorno del Corpus Domini

Una bella giornata di festa

Parole chiave: scout (49), cresime (7)
Alla chiesa di San Giovanni Gualberto di Valle Benedetta

Da diversi anni i gruppi scout, sono diventati il luogo del primo annuncio cristiano e della preparazione ai sacramenti per molti ragazzi, e su questa linea la proposta educativa del gruppo scout Livorno 10, come la maggior parte dei gruppi scout AGESCI, comprende anche la preparazione sacramentale a Eucarestia, Cresima e talvolta pure al Battesimo, svolta in sintonia con le proprie parrocchie di riferimento. In particolare, per quanto riguarda il sacramento della Confermazione, da anni il Livorno 10 prepara i ragazzi alle cresime con un percorso parallelo alla comunità di Valle Benedetta, per poi vivere insieme alcuni momenti di incontro e il giorno del sacramento.

A questo proposito domenica 19 giugno, nel giorno del Corpus Domini, la comunità di Valle Benedetta e il gruppo Scout Livorno 10 hanno celebrato insieme le cresime dei propri ragazzi alla chiesa di San Giovanni Gualberto di Valle Benedetta, con don Cristian Leonardelli, il parroco-eremita e assistente del gruppo scout, che ha seguito i ragazzi nel corso di questi anni. Per l’occasione è venuto il Vescovo Monsignor Simone Giusti, che ha presieduto la celebrazione e il sacramento della Confermazione.

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Hanno ricevuto il sacramento 13 cresimandi, di cui 5 guide e 4 esploratori scout e 2 ragazzi e 2 ragazze della parrocchia di Valle Benedetta. Il gruppo, che durante tutto l’anno ha seguito un percorso di preparazione partecipando anche ai momenti diocesani, qualche settimana prima si è trovato per scrivere i propri credo, cioè delle lettere in cui ciascun ragazzo ha riflettuto e messo per scritto i propri valori di fede e la testimonianza cristiana di cui intende farsi portatore nella propria vita, questi credo sono stati così letti durante la messa.

La Chiesa per l’occasione era piena dei ragazzi che vivono il percorso scout e di catechesi insieme ai cresimandi, delle loro famiglie, della comunità di Valle Benedetta, che ha animato la messa, e soprattutto dei padrini e delle madrine. Per la comunità di Valle Benedetta e per il gruppo Scout Livorno 10 questa è stata un grande giornata di festa.

Per quanto riguarda gli scout infatti, la giornata ha permesso al Livorno 10 di dare attuazione a uno degli obiettivi fondamentali del PEG (progetto educativo di gruppo): “Essere presenti significativamente nelle nostre tre parrocchie di riferimento ed essere parte di una comunità ecclesiale. [...] Utilizzando il progetto di iniziazione cristiana (PIC) ai sacramenti”.

La comunità di Valle Benedetta invece ha presentato il lavoro di spiritualità e discernimento comunitario vissuto durante l’anno con il gesuita Pinco Lorenzon, anche lui presente alla messa.

Alla fine della Messa, dopo il momento di contemplazione del Corpus Domini, la comunità di Valle Benedetta ha ringraziato il Vescovo Simone con l’intervento di Alessandro Antonini:

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“Caro Vescovo la vogliamo ringraziare per il tempo che ci ha dedicato, il sacramento della Confermazione è un momento fondamentale per ogni cristiano, è il “la” che risuona dentro di noi ogni volta che dobbiamo riaccordare la nostra vita. Un ringraziamento speciale per aver accolto, ed approvato, la scelta vocazione di Don Cristian, all’eremitaggio diocesano, che sta portando frutti sempre nuovi ed inaspettati, ma ormai lo abbiamo imparato, a nostro Signore piace sorprenderci. Uno di questi frutti si è concretizzato nell’esigenza di alcuni parrocchiani, sull’esempio di Cristian, di scrivere una propria regola di vita, che oggi le verranno consegnate. La ringraziamo anche per la vicinanza e l’affetto che manifesta per la nostra piccola comunità.

La nostra è una comunità in gran parte formata da persone che non abitano alla Valle, ma da uomini e donne che decidono, quando possono, di farsi 5 o 6 chilometri di curve per salire quassù dove l’aria è più rarefatta, dove possiamo vedere la città e il mare senza alcun frastuono. Padre Vannucci diceva: “In questo piccolo spazio, vorrei che ogni uomo si sentisse a casa sua e, libero da costrizioni, potesse raggiungere la conoscenza di se stesso e incamminarsi nella sua strada forte e fiducioso. Vorrei che fosse una sosta di pace, di riflessione per ogni viandante che vi giunge, un posto dove l’ideale diventa realtà e dove la gioia è il frutto spontaneo”. Quassù salgono dottori, e operai, casalinghe e professoresse, impiegati e pensionati, studenti e bambini e tutti entrano nudi, tutti provano a spogliarsi di se stessi come si dovrebbe fare davanti a Dio, come si dovrebbe tra fratelli. Concludo offrendole un dono, che non viene da me non viene da noi: la nostra amicizia la nostra fratellanza. Lei è il nostro Vescovo, ma lei è anche molto di più, è un uomo, è una creatura di Dio e si chiama Simone. Sappia che, libero da costrizioni, in questo piccolo spazio, può sentirsi sempre a casa sua”.

Alla chiesa di San Giovanni Gualberto di Valle Benedetta
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