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Voci in rosso

L'iniziativa alla parrocchia S. Giovanni Gualberto

Parole chiave: parrocchia valle benedetta (6), violenza donne (4)
"C’è ancora tanto lavoro da fare"
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Che il fenomeno della violenza sulle donne sia sempre angosciante e spaventoso ce lo aveva appena ricordato – se mai ci fosse momentaneamente sfuggito – la triste vicenda di Giulia, uccisa con indicibile brutalità dal suo ex-fidanzato pochi giorni prima della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro del Donne.

Sarà forse per questo che l’affluenza all’iniziativa – alla sua terza edizione – organizzata dall’Associazione Valle Benedetta e dalla Parrocchia di San Giovanni Gualberto, VOCI IN ROSSO, sabato 25 novembre  è stata straordinaria.

Senza il bisogno di sciorinare tanti numeri, una delle statistiche più allarmanti è che solo il 36% delle donne che hanno subito violenza fisica o sessuale ritiene di essere stata vittima di un reato; Il 44% sostiene che si è trattato di qualcosa di sbagliato, ma non di un reato…ed il 20% considera la violenza subita solo qualcosa che è accaduto.

C’è ancora tanto lavoro da fare, un lavoro di sensibilizzazione, di presa di coscienza, forse - e soprattutto – da parte delle donne.

Certo, non solo il 25 novembre sarebbe necessario, ma è questo il tentativo della nostra iniziativa.

Non abbiamo organizzato un convegno, né un dibattito, né uno spettacolo. Tre sono gli ingredienti principali: condivisione, rispetto, cuore. Tutti possono intervenire; si porta il proprio pensiero nella forma che si preferisce (chi vuol farlo, ovviamente) e si ascolta, col cuore e senza giudizio, quello degli altri. Si torna a casa più ricchi; di emozioni senza dubbio, e di elementi su cui riflettere, e crescere.

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23 gli interventi, in 2 ore e 15 minuti, tutti preziosi, tutti seguiti con delicata e profonda attenzione. Disparate le forme di espressione: dalla danza alla lettura di poesie, dal racconto di esperienze personali al canto, dalla recitazione di pièces teatrali alla proiezione di video.

Tra i tanti interventi, quello di Donatella Piras, scrittrice, life-coach e motivatrice, da sempre impegnata nella battaglia contro la violenza di genere, che ha annunciato le sue iniziative gratuite mirate a riconoscere le relazioni tossiche, a sviluppare gli strumenti per non caderne vittima o liberarsene; basta cercarla sui social.

Rilevante la numerosa presenza di adolescenti. Noviziato e Clan di due gruppi Scout di Livorno hanno presentato il risultato del lavoro di approfondimento sul tema della violenza di genere, svolto nelle settimane precedenti l’iniziativa. Chiaro il loro messaggio: si può e si deve, in qualche modo, reagire.

Ultimo intervento della serie, quello di don Cristian Leonardelli, che ha proposto l’ascolto del Padre Nostro in aramaico, la preghiera dove “Abbà” non è né maschile né femminile, in una lingua che usa solo il presente indicativo, a ricordarci che Dio è presente ora, e ci dona ciò di cui abbiamo bisogno ora.

A tutti i presenti è stata donata una farfalla, realizzata con la tecnica origami, poiché, come dice Alda Merini, “Da queste profonde ferite usciranno farfalle libere”.

La serata si è conclusa condividendo la cena intorno ad una lunga tavolata, in armonia con lo spirito di semplicità, accoglienza e condivisione che contraddistingue la comunità di Valle Benedetta.

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