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370 anni dalla prima processione dei redenti a Livorno

Una messa di ringraziamento

Alla chiesa della Santissima Trinità

Sabato 28 gennaio nella Chiesa di San Ferdinando in Crocetta sì è tenuta la Messa solenne di ringraziamento per i 370 anni dalla prima processione dei redenti a Livorno, presieduta da s.E. Monsignor Simone Giusti vescovo di Livorno. Questa data  per l’ordine dei frati Trinitari ricorda anche gli 830 anni della Messa in cui il fondatore dell’ordine, san Giovanni De Matha, riceveva la visione del carisma che è raffigurato nel Mosaico in San Tommaso in Formis a Roma.

Il parroco frate Emilio nel ringraziare il Vescovo e Padre Rocco Cosi, Provinciale della provincia Giovanni de Matha, ha ricordato che 370 anni fa, proprio da Tunisi nel 1653 il frate trinitario Francesco di San Lorenzo, del convento di San Dionisio di Roma, portò a Livorno una trentina di cristiani riscattati. La processione si tenne il primo ottobre partendo dalla chiesa della Natività, preceduta dal suono di trombette e da soldati che sparavano colpi di moschetto; una cronaca locale annota che vi parteciparono «gli ufficiali dell’Ordine del riscatto e i membri della Compagnia del Gonfalone»; dopo aver lungamente attraversato la città entrò nel duomo dove si tenne la cerimonia rituale. La processione a Livorno non fu che l’inizio di un tour ben più lungo: il 2 ottobre andarono a Pisa «dove per l’occasione erano state fatte chiudere tutte le botteghe e dove era stato impartito ordine che le campane di tutte le parrocchie suonassero a festa insieme a quelle della cattedrale», e qui dopo ben tre ore tutta la manifestazione si concluse. Nei giorni successivi padre Francesco con alcuni redenti fu ricevuto a Firenze dal granduca e dopo dal Papa a Roma.

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Il Padre Provinciale ha poi aggiunto che questa ricorrenza vuole manifestare come sia ancora attuale il carisma di questo ordine al servizio delle tante schiavitù di oggi e questa celebrazione rinnova l’impegno senza mai tirarsi indietro anche nei posti più a rischio come nel Medio Oriente.

Monsignore Giusti durante l’omelia partendo dal testo delle “Beatitudini” ha invitato i presenti a comprendere la figura di Gesù che è descritta chiaramente  e alla quale dobbiamo guardare per compiere gradatamente il cammino che ci aiuta a conformarci a Lui, consapevoli che non è la povertà materiale a renderci più vicini al Signore ma dobbiamo invece liberarci da tutto ciò che ci tiene lontani. I padri Trinitari avevano ben compreso questo e come Gesù hanno offerto la loro vita per i loro nemici.

Al termine della celebrazione il vescovo ha consegnato ad una coppia  di parrocchiani la statua della Madonna del Buon Rimedio conosciuta e amata nel quartiere della Venezia che pellegrina durante l’anno andrà nelle case che vorranno ospitarla. Questa iniziativa culminerà con la Processione della Madonna del Buon Rimedio che come sempre si imbarcherà su un gozzo del Venezia fino alla Fortezza Vecchia.

Ai presenti e a coloro che si recheranno in preghiera a San Ferdinando sono state date delle medaglie con l’effigie del Nazareno e l’offerta verrà devoluta per la liberazione degli schiavi perseguitati per fede nei luoghi dove i Trinitari sono in missione.

Proprio in queste ore Papa Francesco ha nominato come nuovo vicario apostolico dell’Arabia del Nord il reverendo padre Aldo Berardi, finora vicario generale dell’Ordine della Santissima Trinità e degli Schiavi. Il vicariato apostolico estende la sua giurisdizione sui fedeli cattolici di Bahrein, Kuwait, Qatar ed Arabia Saudita. La sede del vicariato è la città di Awali, in Bahrein, dove sorge la cattedrale di Nostra Signora d'Arabia. La prefettura apostolica del Kuwait fu eretta il 29 giugno 1953 Il 2 dicembre dell'anno seguente la prefettura apostolica fu elevata a vicariato apostolico. Il 31 maggio 2011 il vicariato apostolico ha esteso la sua giurisdizione sull'Arabia Saudita, sul Qatar e sul Bahrein, che erano soggetti al vicariato apostolico di Arabia. Padre Berardi, dal 2000 ha diretto per 6 anni il Centro Saint-Bakhita per rifugiati sudanesi a Il Cairo, in Egitto, quindi dal 2007 al 2010 è stato Cappellano degli espatriati per il Vicariato Apostolico d’Arabia presso la parrocchia Sacred Heart in Bahrein. Parroco della Saint Arethas et Compagnons Martyrs nel Vicariato Apostolico dell’Arabia del Nord negli Anni '10, nel 2019 è divenuto Vicario Generale dell’Ordine della Santissima Trinità e degli Schiavi e Presidente del Segretariato Generale della Formazione e Rappresentante Legale della Curia Generalizia a Roma.

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