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Migranti: mai così tanti morti

3.129 vittime in dodici mesi

Parole chiave: migranti (50)
Soccorsi tardivi e limitati

Mai così tanti morti. È il drammatico record delle vite perse in mare, detenuto dal Mediterraneo che continua ad essere la rotta più letale, con almeno 3.129 morti e dispersi nel 2023. È il bilancio più alto registrato nel Mediterraneo dal 2017. «Tuttavia, si stima che il numero reale sia molto più alto a causa delle difficoltà incontrate nella raccolta dei dati – sottolinea l’Oim – lungo le rotte marittime, dove si registrano regolarmente segnalazioni di “naufragi invisibili” in cui le barche scompaiono senza lasciare traccia». Per Flavio Di Giacomo, portavoce Oim per il Mediterraneo, «l’altissimo numero di morti registrato nel Mediterraneo quest’anno è particolarmente preoccupante. Ritardi nei soccorsi, così come la limitata possibilità operatività delle Ong, sono tra i motivi di questo aumento. Salvare vite deve essere alla base di qualsiasi politica migratoria, c’è bisogno di un impegno maggiore in termini di ricerca e soccorso nel Mediterraneo». Ultimo, tragico, caso è quello denunciato ieri dalla nave Sea-Watch 5: un 17enne morto a bordo, dopo essere stato trovato in stato di incoscienza nel ponte inferiore di un'imbarcazione di legno, dove si trovavano altri 50 migranti con problemi di disidratazione e ustioni. Quattro dei naufraghi - pakistani ed eritrei partiti, secondo quanto da loro stessi dichiarato, dalla Libia - su richiesta della nave sono stati trasferiti da una motovedetta della Guardia costiera nel poliambulatorio di Lampedusa. Presentavano intossicazione da idrocarburi, ustioni, ipotermia e scabbia. Due sono stati dimessi all'alba e portati nell'hotspot di contrada Imbriacola.

I numeri: +20%, è nuovo record anche a livello mondiale Sono invece complessivamente 8.565 le persone morte lungo le rotte migratorie in tutto il mondo nel 2023. Ed anche in questo caso viene stabilito un triste record come l’anno con il maggior numero di morti mai registrato dal progetto Missing Migrants dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim). Il bilancio delle vittime del 2023 rappresenta un tragico aumento del 20% rispetto al 2022. Fondato nel 2014 a seguito di due naufragi devastanti al largo della costa di Lampedusa, il Progetto Missing Migrants è riconosciuto come l’unico indicatore che misura il livello di “sicurezza” della migrazione negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e nel Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare.

La protesta contro il fermo della nave Ong (continua a leggere https://www.avvenire.it/attualita/pagine/migranti-nel-2023-mai-cos-tanti-morti-s-al-piano-ruanda-il-ppe-un-caso)

Fonte: Avvenire
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