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"Vite intrecciate" in nome del Vangelo

L’attenzione sulle donne e gli uomini che hanno speso la loro esistenza per l’annuncio della Parola

Parole chiave: giornata missionari martiri (2), missio (36)
Oggi la Giornata dei Missionari Martiri

«La mia presenza va al di là di quello che faccio; il poter essere qui e vivere lo scambio continuo è il vero senso di questa missione». Così Gabriella Romano, missionaria laica di San Zeno Naviglio (Brescia) da 10 anni in Brasile a Viseu, nello Stato del Parà, è intervenuta al primo dei due incontri che la Fondazione Missio ha organizzato in occasione dell’odierna Giornata dei missionari martiri. Nella diocesi di Bragança Gabriella lavora nella pastorale degli anziani, collabora in parrocchia, conduce un programma radiofonico e ha dato vita ad un oratorio dove accoglie i bambini per giocare e proporre attività educative nel doposcuola.

La missionaria bresciana è una delle molte voci che ci raggiungono dalle terre di missione vicine e lontane, consegnandoci la certezza che i missionari ogni giorno percorrono le vie del mondo, intrecciando la propria vita con quella dei popoli, talvolta martiri della povertà e del potere. Quel “Eccomi manda me” pronunciato dapprima nel proprio cuore e poi rivolto al Padre, diventa impegno per l’intera Chiesa: restare fedeli al messaggio evangelico di pace e giustizia fino all’ultimo istante di vita.

Il martirio in è solo l’estrema conseguenza di una fede autentica, grondante di umanità. Scrutando le vicende dei missionari martiri, difficilmente troviamo imprese eclatanti o gesta eroiche. Scopriamo soprattutto piccoli gesti di speranza vissuti nella quotidianità ordinaria, parole e azioni semplici che consolano il cuore, vicinanza che sostiene chi è più fragile.

Dar voce ai missionari e ai popoli che li ospitano significa cogliere, fin dal principio, la bellezza della fraternità umana, della quale la cura del fratello è conseguenza naturale: un’attenzione da tenere costantemente viva, prima ancora di trovarsi di fronte a tragiche conseguenze.

La Giornata dei missionari martiri, che oggi celebriamo, affonda le radici nella testimonianza di vita di monsignor Óscar Arnulfo Romero, assassinato il 24 marzo 1980 a San Salvador nella cappella di un ospedale mentre celebrava la Messa, punito per le sue denunce contro le violenze della dittatura militare nel Paese. (continua a leggere https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/giornata-missionari-martiri-vangelo)

Fonte: Avvenire
Oggi la Giornata dei Missionari Martiri
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