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C’è bisogno di testimoniare l’amore alla vita!

Una riflessione nel giorno in cui si ricorda il Santo

Parole chiave: san francesco (15)
Nella festa di San Francesco

“Chi sei tu, o dolcissimo Iddio mio? Che sono io, vilissimo vermine e disutile servo tuo?” (FF 1915). Sono le parole che Francesco d’Assisi ripete di notte sul monte della Verna durante la preghiera. Sono le domande che ognuno si pone, quando entra in relazione con il Cristo povero e crocifisso. Sono gli interrogativi esistenziali che attendono una risposta e che ogni credente, entrando in contatto con la profondità di sé, può trovare solo nella scoperta di senso, Gesù e il Vangelo.

“Viveva ad Assisi, nella valle Spoletana, un uomo di nome Francesco. Dai genitori fu allevato fin dall’infanzia in modo dissoluto secondo le vanità del mondo e, imitando la loro misera vita, egli stesso divenne ancor più frivolo e vanitoso” (FF 317). Vivendo secondo la permissività dei genitori, assume nel tempo dei comportamenti di grandiosità. É ambizioso e narcisista, insegue se stesso, idealizzando ciò che lo conferma, si sente il centro dell’universo, si impegna ad essere in tutto il primo, disconosce, di conseguenza, le persone.

Fino al momento della conversione l’identità di Francesco, anche se in continua evoluzione, non appare chiara e definita. Egocentrato, non favorisce l’unificazione interiore e cerca pezzi di sé nel piacere. Cura l’immagine di sé per apparire, per sorprendere, per meravigliare. Si lascia determinare dalla frammentarietà esistenziale.

Nella sua vita non c’è posto per i lebbrosi, per gli scartati del suo tempo. Si rifiuta di riconoscere come vivente la parte fragile dell’umanità, perché la sua accoglienza avrebbe richiesto il contatto e l’accettazione reale dei suoi confini contenenti anche il limite e la debolezza.

Non è l’esperienza dell’individuo di oggi che stenta a diventare adulto e che si rifiuta di crescere, di chiudere la fase dell’adolescenza, per definirsi, imparando a strutturare il tempo non intorno all’immagine di se stesso, ma nel dono di sé agli altri secondo un senso da dare alla propria vita?

(continua a leggere https://www.agensir.it/chiesa/2021/09/04/custodi-della-vita-come-francesco-di-assisi/)

Fonte: Sir
Nella festa di San Francesco
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