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Ad un mese dal terremoto

Il report di Caritas Anatolia e Caritas Turchia

Parole chiave: terremoto (12), turchia (3)
Le notizie dal vescovo Bizzeti

Carissime, carissimi,

siamo ormai ad oltre un mese dall'inizio del terremoto.

Tra qualche giorno vi manderò qualcosa di mio, più personale .

Intanto condivido questo significativo report di Giulia Longo di Caritas Anatolia e Caritas Turchia, terremotata anche lei (la casa dove abitava è crollata e non ha più potuto entrarci ... ha recuperato solo poche cose attraverso i vigili del fuoco).

Ha scritto a tutte le Caritas sorelle che ci stanno aiutando e che anch'io ringrazio di cuore.

A presto risentirci,

+ Paolo

 

"È difficile per noi esprimere mettendo solamente in ordine tutti numeri: gli aiuti consegnati, i visi confortati, le mani strette, le ore passate negli uffici, le caselle excell di budget e i calcoli per creare sistemi di aiuti efficaci, i nostri lutti personali, i messaggi ricevuti, le allarmi terremoto, le scale magnitudo, i dati ufficiali che ogni giorno aumentano.

In questo comunicato vogliamo essere diretti e onesti come dall'inizio di questa emergenza.

È stato un mese difficile, durissimo. Questa sofferenza e tragedia ha toccato personalmente tutto il nostro staff, alcuni di noi hanno perso la casa, gli amici, la propria chiesa altri dormono ancora in macchina. Ogni giorno abbiamo comunque deciso di alzarci e cogliere questo dolore come carburante per un cambiamento in cui crediamo, un cambiamento che è la missione di Caritas, aiutare sempre gli ultimi e i dimenticati anche dentro questa tragedia.

Non l'abbiamo fatto da soli, abbiamo chiesto aiuto e accolto, come fanno le persone con noi nei nostri Centri di Ascolto quando ci chiedono di poter essere ascoltati e aiutati.

Abbiamo sperimentato il potere di essere parte di un'organizzazione fatta di 3 uffici operativi diocesani, abbiamo sentito il calore dei nostri colleghi di Caritas Istanbul e Caritas Izmir che si sono spesi per Caritas Anatolia in tutti modi insieme all'Ufficio Nazionale.

Abbiamo provato cosa significa essere parte di un Network, ringraziamo Caritas Internationalis e Caritas Europa per averci dato gli strumenti di essere in rete con tutte le Caritas del network, incanalando le energie e dandoci lo spazio per essere ascoltati.

Ringraziamo tutte le organizzazioni turche e straniere per averci supportato in tutti i modi. Coloro che hanno portato la nostra voce nelle radio, TV, giornali, social.

Attraverso la nostra vita e il nostro lavoro abbiamo sentito passare la solidarietà e abbiamo cercato di farla arrivare direttamente alle vittime di questa tragedia, per far sentire che da ogni dolore c'è un'occasione di cambiamento e che per quanto difficile vogliamo portare avanti il messaggio che ci è stato affidato dalla Chiesa: riconoscere il volto di Gesù nei volti dei nostri fratelli e sorelle, in particolare i poveri e gli emarginati.

Augurandoci che ogni mese sia più lieve e che la solidarietà e la carità siano sempre i valori che dettano ogni passo, ringraziamo tutti regalandovi i disegni ricevuti in questo primo mese.

I bambini ci hanno insegnato che nonostante la complessità del sistema in cui agiamo e nonostante la grandezza della tragedia possiamo essere candela nel buio."

Fonte: Comunicato stampa
Le notizie dal vescovo Bizzeti
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