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Il cammino della Chiesa

All’inizio di ottobre saranno consegnate le prima linee per il cammino sinodale e alcuni suggerimenti metodologici

Parole chiave: sinodo (32), chiesa (24)
La lettera dei vescovi italiani

Cari Confratelli,
l’epoca che attraversiamo è colma di dolore e di grazia. La crisi sanitaria ha svelato innumerevoli sofferenze ma anche enormi risorse. Le nostre comunità devono fare i conti con isolamento, disgregazione, emarginazioni e tensioni; la creatività che hanno espresso, ora messa alla prova dal perdurare della pandemia, racchiude un desiderio di relazioni profonde e rigeneranti. Proprio in questo contesto, papa Francesco ci ha invitato ad avviare un cammino sinodale nazionale. Nel metodo da lui suggerito - l’ascolto del “popolo santo e fedele di Dio” - siamo tutti coinvolti, a partire da noi vescovi, con la preziosa collaborazione dei presbiteri, dei diaconi e degli operatori pastorali.
L’Assemblea Generale del maggio scorso ha così avviato il cammino sinodale delle Chiese in Italia. A luglio il Consiglio Permanente, alla luce della Carta d’intenti presentata in Assemblea, ha tracciato un primo disegno di tale cammino, individuando un percorso quadriennale scandito da tre fasi correlate: narrativa, sapienziale e profetica.

La prima fase – narrativa – è costituita da un biennio in cui verrà dato spazio all’ascolto e al racconto della vita delle persone, delle comunità e dei territori. Nel primo anno (2021-22) faremo nostre le proposte della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi per la XVI Assemblea Generale Ordinaria; nel secondo anno (2022-23) la consultazione del Popolo di Dio si concentrerà su alcune priorità che saranno individuate dall’Assemblea Generale della CEI del maggio 2022.
La seconda fase – sapienziale – è rappresentata da un anno (2023-24) in cui le comunità, insieme ai loro pastori, s’impegneranno in una lettura spirituale delle narrazioni emerse nel biennio precedente, cercando di discernere “ciò che lo Spirito dice alle Chiese” attraverso il senso di fede del Popolo di Dio. In questo esercizio saranno coinvolte le Commissioni Episcopali e gli Uffici pastorali della CEI, le Istituzioni teologiche e culturali.
La terza fase – profetica – culminerà, nel 2025, in un evento assembleare nazionale da definire insieme strada facendo. In questo con-venire verranno assunte alcune scelte evangeliche, che le nostre Chiese saranno chiamate a riconsegnare al popolo di Dio, incarnandole nella vita delle comunità nella seconda parte del decennio (2025-30).
Il cammino sinodale non parte da zero, ma s’innesta nelle scelte pastorali degli ultimi decenni e, in particolare, nei Convegni Ecclesiali di Verona e Firenze. Proprio qui, papa Francesco ci esortò ad «avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium». Quel discorso del Santo Padre, insieme all’Esortazione apostolica, scandiranno la traiettoria del percorso.
Facciamo nostro il metodo di consultazione capillare proposto dal Sinodo dei Vescovi, che prevede il coinvolgimento di parrocchie, operatori pastorali, associazioni e movimenti laicali, scuole e università, congregazioni religiose, gruppi di prossimità e di volontariato, ambienti di lavoro, luoghi di assistenza e di cura... Per questo è fondamentale costituire gruppi sinodali diffusi sul territorio: non solo nelle strutture parrocchiali, ma anche nelle case e dovunque sia possibile incontrare e ascoltare persone. Questo metodo richiede la presenza di un moderatore e di un segretario per ogni gruppo. Nella prossima sessione autunnale (27-29 settembre 2021), il Consiglio Episcopale Permanente nominerà un Comitato con il compito di promuovere, sostenere e accompagnare il cammino.

Le Chiese locali che stanno vivendo il Sinodo o il cammino sinodale, o lo hanno concluso da poco, non dovranno preoccuparsi di duplicare o sovrapporre itinerari e proposte, ma saranno aiutate ad armonizzare i loro cammini con quello nazionale e a condividere le esperienze vissute.
All’inizio di ottobre saranno consegnate le prima linee per il cammino sinodale e alcuni suggerimenti metodologici. Nel frattempo, con l’uscita odierna dei documenti preparati dal Sinodo dei Vescovi, i convegni e gli incontri previsti in ogni Diocesi nel mese di settembre possono essere occasione per trattare della sinodalità quale forma e stile della Chiesa.
Gesù Buon Pastore conosce i nostri cuori, i nostri desideri e le nostre speranze, come anche i nostri fallimenti e le nostre delusioni. A Lui guardiamo e da Lui lasciamoci guidare.
                                       LA PRESIDENZA CEI

Ecco il documento preparatorio del Sinodo da scaricare e leggere

La lettera dei vescovi italiani
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