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Festa di Hannukka a Livorno in tempo di Covid

L'accensione delle candele

Parole chiave: Chanukkah (1)
La cerimonia alla Sinagoga

Al via ieri sera la festa di Chanukkah presso la Sinagoga di Livorno, con diverse iniziative organizzate anche  in tutte le Comunità ebraiche italiane Si tratta di una festa che cade a dicembre il giorno 25 del mese di Kislèw, (10 Dicembre e dura 8 giorni) istituita per ricordare un avvenimento storico: il successo della rivolta dei Maccabei nella guerra di liberazione contro il dominatore Seleucida. Dopo la morte di Alessandro Magno e la spartizione del suo Impero tra i suoi generali, la terra d’Israele era finita sotto il dominio dei Seleucidi che avevano progressivamente imposto il pugno di ferro, con vessazioni e rapine ed erano intervenuti pesantemente a proibire i riti della religione ebraica, fino a profanare il Tempio di Gerusalemme inserendovi delle statue. Al culmine della persecuzione nel 168 aC. scoppiò una rivolta capeggiata da una famiglia di sacerdoti, che con alterne vicende dopo molti anni riuscì a scrollarsi di dosso il potere greco. Ma un primo risultato dopo tre anni di lotta fu la conquista di Gerusalemme e la restaurazione del Tempio. Qui il racconto da storico diventa religioso. Volendo riaccendere la menorà, la lampada di sette bracci, serviva dell’olio puro, ne fu trovato solo un piccolo contenitore che sarebbe bastato per un solo giorno. Avvenne un miracolo e quell’olio bastò per otto giorni il tempo necessario per andare nel luogo spedale dove l’olio veniva prodotto secondo le regole e che era a tre giorni di distanza produrlo e riportarlo indietro. A ricordo di questi eventi fu istituitala festa di Chanukkà (il cui nome significa “inaugurazione”)), che si celebra con gioia moderata e soprattutto con l’accensione ogni giorno di una lampada, per otto giorni. Anticamente si discuteva su quanti lumi si dovessero accendere, poi ha prevalso la regola di accendere il primo giorno un lume, il secondo due e così via fino agli otto finali; accanto a questi c’è un altro lumino che fa da “servitore”. Il lume andrebbe acceso ogni sera fuori la porta di casa o di una bottega, in modo da farlo vedere; oggi la regola è più elastica, ma metterlo accanto alla finestra è meglio.

Anche quest’anno l’accensione pur in tono assai minore per le restrizioni imposte dal Covid ha avuto luogo nella nostra città e c’è stata la sorpresa della presenza del Sindaco Luca Salvetti insieme all’assessore Lenzi.  Salvetti ha avuto espressioni di gioia nel poter ritrovarsi insieme in questo momento e condividere una festa così importante per la Comunità Ebraica che fa parte del passato e del presente nella realtà cittadina. Il Rabbino Capo ringraziando per questa vicinanza ha voluto che la candela Shamas che è quella più alta e che vuol dire servitore, fosse accesa dal Sindaco a significare come la figura del sindaco è di luce e aiuto per la città in ogni momento. Quindi è stato letto un Salmo di gioia e poi tutti insieme hanno cantato con il canto di Hannukka, e questo a significare che  il messaggio stesso di Chanukkà, come dice il Rabbino Disegni è: “chi segue una religione e una fede deve illuminare il mondo, ma non ha il permesso di bruciarlo”.

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La cerimonia alla Sinagoga
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