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Tetris

La valutazione della commissione CEI

Parole chiave: film (82)
Il film di Jon S. Baird

Chi poteva immaginare che dietro quei mattoncini colorati, rotanti, si fosse consumato un capitolo della Guerra Fredda? Parliamo del videogioco Tetris nell’Unione Sovietica e la sua commercializzazione in Occidente in una serrata battaglia per i diritti di sfruttamento tra computer, arcade e console. È quanto ci racconta il film “Tetris” targato Apple TV+, diretto dal regista scozzese Jon S. Baird (“Stanlio & Ollio”, 2018) e scritto da Noah Pink (sua la serie “Genius”, 2017-21), con protagonista un sempre più bravo Taron Egerton (“Rocketman”, 2019; “Black Bird”, 2022). La storia. URSS 1984, presso il Centro di calcolo dell’Accademia delle scienze l’informatico Aleksej Pažitnov (Nikita Efremov) mette a punto un gioco per computer ispirato ai pentamini. Nasce così Tetris e in breve tempo impazza tra i colleghi. Anni dopo, nel 1988, lo sviluppatore statunitense Henk Rogers (Taron Egerton) scopre il gioco e prova ad acquisirne i diritti per il lancio internazionale. Contatta così la Nintendo, che gli rivela il prototipo del Game Boy, rivoluzionaria console portatile. Parte la caccia alla firma per la cessione dei diritti che condurrà Henk fino in URSS.

A complicare la situazione, però, un intricato gioco di potere tra dirigenti di partito ed esponenti del KGB, senza dimenticare le spregiudicate manovre del competitor Mirrorsoft del magnate britannico Robert Maxwell (Roger Allam). Colpisce e intriga il dramma avventuroso a sfondo politico “Tetris”. Si tratta di una felice e acuta commistione di generi e stili narrativi: da un lato troviamo il racconto storico, il thriller politico quasi a sfondo spionistico, dove primeggia la polarizzazione tra blocco sovietico e USA; dall’altro, l’omaggio colorato e brillante al mondo culturale degli anni ’80, che il regista Baird ci consegna grazie a riuscite atmosfere musicali e videoludiche. Geniali, nello specifico, alcuni raccordi narrativi graficati come scenari da videogioco: dalla casa di Henk alla concitata corsa in macchina verso l’aeroporto di Mosca.

Il film “Tetris” è dunque un’istantanea storico-politica ma anche una gustosa suggestione del mai dimenticato mood d’evasione anni ’80, quell’atmosfera da sogno a colpi di elettronica e pop. Taron Egerton – qui anche in veste di produttore – convince per la caratterizzazione di Henk Rogers, nell’impersonare il sogno imprenditoriale americano. Al di là di qualche soluzione narrativa segnata da semplificazione o ingenuità, il film “Tetris” funziona, marciando spedito con un buon copione e un abile svolgimento. Una bella proposta di casa Apple TV+. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Il film di Jon S. Baird
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