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8xmille alla Chiesa cattolica

Otto storie di speranza e di coraggio raccontate con video pensati per target di pubblico differenti: mettono in luce il valore della gratuità e gli sforzi della Chiesa italiana

Parole chiave: nuova campagna (1), 8 per mille (12)
Dal 2 maggio la nuova campagna Cei

“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”. Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che dal 2 maggio prossimo, attraverso tutti i mezzi di comunicazione sensibilizzerà gli italiani in merito alla firma in favore della Chiesa cattolica sull’8xmille.

Una campagna, che secondo la Cei, “mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo”. L’iniziativa di comunicazione, viene inoltre sottolineato, “mette inoltre in luce la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi gesti di altruismo che capita di fare nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie.

Negli spot, da 30 e 15 secondi, infatti, si parte sempre da comportamenti di ordinaria gratuità. Alzarsi per cedere il posto a un anziano sull’autobus. Condividere il proprio ombrello sotto la pioggia con chi ne è sprovvisto. Accogliere in casa un ospite. Sono gesti che fanno sentire bene anche chi li compie, oltre che chi li riceve. E da qui il discorso si allarga alle migliaia e migliaia di gesti d’amore che la Chiesa compie in tutta Italia e all’estero ogni giorno: mense, case di accoglienza, ospedali, dormitori per senza dimora. I soggetti dei filmati sono nove, tutti girati in opere reali sostenute dall’8xmille nel nostro Paese e in un caso anche in Tanzania, e con protagonisti gli operatori autentici.

“L’8xmille fa bene – ha sottolineato il segretario generale della Cei, l’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna -. Fa bene alle persone destinatarie. Ai bambini di Aleppo. Ai disoccupati. A chi frequenta le nostre mense. A chi attraverso l’assistenza spirituale e materiale dei sacerdoti ritrova fiducia in se stesso. E fa bene anche alla Chiesa e alla società, perché uno straordinario strumento per fare del bene”. Il segretario generale ha anche ricordato che l’8xmille “fa bene anche allo Stato, perché è il primo strumento di democrazia fiscale”. Quindi “crea le condizioni per una società più solidale e fa bene anche alla democrazia”. In sostanza, ha spiegato, “consentiamo a una fascia importante di operatori di aiutare chi è in difficoltà e di attivare nuovi servizi. E non dimentichiamo che il welfare in Italia è determinato anche da questa rete comunitaria e solidale”.

continua https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/8xmille-alla-chiesa-cattolica

Fonte: Avvenire
Dal 2 maggio la nuova campagna Cei
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