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L'anniversario dell'enciclica

L’11 aprile 1963 veniva pubblicata l’enciclica di Roncalli citata molte volte da Bergoglio

Parole chiave: pacem in terris (1)
 Da Giovanni XXIII a papa Francesco, la “Pacem in terris” ha sessant’anni

Sessant’anni fa, l’11 aprile 1963, veniva promulgata una delle encicliche più importanti del ‘900, da Giorgio la Pira definita “un manifesto del nuovo mondo”. È l’enciclica citata tante volte da Papa Francesco in questo suo decennio di servizio petrino, presente già nel suo primo messaggio “Urbi et orbi”, richiamata sovente dall’inizio della guerra in Ucraina, ma non solo, così vicina nello spirito e in tanti passaggi alla “Fratelli tutti”.

È la “Pacem in terris”, il testamento spirituale di Giovanni XXIII a cinquantacinque giorni dalla morte, il 3 giugno. Un documento del magistero della Chiesa - rivolto per la prima volta «a tutti gli uomini di buona volontà» - che affrontava più punti. Ricordava la possibilità della pace alla luce di quattro beni fondamentali: la verità, la giustizia, la solidarietà e la libertà, capisaldi regolanti sia i rapporti fra i singoli esseri umani che quelli fra le comunità politiche.

Condannava il ricorso alle armi come mezzo per risolvere le controversie nell’era nucleare come folle (“alienum a ratione”): di più, ne esecrava non solo l’uso, ma perfino il possesso. Chiedeva il disarmo integrale e spazzava via il dogma (purtroppo riapparso) della “guerra giusta”.

continua https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/vangeloe-societ-9463d5329fc84dd8978af284956b87ba

Fonte: Avvenire
Da Giovanni XXIII a papa Francesco, la “Pacem in terris” ha sessant’anni
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