News
stampa

Dio costruisce dal nulla

Il 15 maggio 2022

Parole chiave: charles de foucauld (1)
Charles de Foucauld diventerà santo

Quante vite possono esserci in una vita sola. Dieci, cento, mille, forse di più. Il segreto sta nel trovare un filo rosso, un percorso comune, un orizzonte che le unifichi tutte. E allora l’itinerario, malgrado le buche e gli ostacoli, diventa una linea piana, una strada diritta, un sentiero di gioia. Nell’esistenza di Charles de Foucauld (1858-1916) che, notizia di ieri, sarà canonizzato il prossimo 15 maggio assieme ad altri sei nuovi santi, la sintesi, l’ingrediente che rende unica la ricetta, è stato il totale abbandono a Dio, la rinuncia radicale a se stesso, fino alla scelta del deserto come casa e destino. Prima rampollo di una famiglia bene, ufficiale dell’esercito, dandy gaudente, poi poverissimo, trappista, sacerdote innamorato dell’Eucaristia, precursore del dialogo, eremita e apostolo del silenzio. Umanamente un fallito, morto senza convertire nessuno al cristianesimo, ucciso da una banda di predoni là dove aveva scelto di abitare con il popolo Tuareg. Un piccolo uomo in apparenza dimenticato da tutti. In realtà un seme, un chicco di grano, quello che secondo le parole del Maestro «produce frutto» solo se muore, perché il segreto della felicità è lo svuotamento delle proprie certezze per lasciare posto a Dio. E si diventa Santi per dimenticanza: dei nostri desideri, degli agi mondani, dei sogni solo e unicamente umani.

«Dio costruisce sul nulla – scriveva Charles de Foucauld –. È con la sua morte che Gesù ha salvato il mondo; è con il niente degli apostoli che ha fondato la Chiesa; è con la santità e nel nulla dei mezzi umani che si conquista il cielo e che la fede viene propagata». Un vuoto che nelle mani del Signore si riempie di attenzione agli altri, diventa scuola di perdono, cresce come radice di un bosco immenso e meraviglioso. Si spiega così la fioritura spirituale seguita alla scomparsa del "piccolo fratello", la nascita dei tanti gruppi che gli si ispirano, delle famiglie religiose, diverse eppure accomunate dagli stessi princìpi: preghiera, vita fraterna, condivisione. Fino alla fede assoluta nella Provvidenza divina, quella che ti fa svuotare le dispense per soccorrere chi ha ancora meno di te. Non pauperismo o filantropia ma consapevolezza di essere, ogni uomo e ogni donna, figli dello stesso Padre, membri della medesima famiglia, perché tutti amati da Dio, perché Gesù è morto per ciascuno di noi. «Voglio abituare tutti gli abitanti del luogo, ebrei, cristiani, musulmani e idolatri a considerarmi il loro fratello, il fratello universale» - scriverà nel 1902 de Foucauld da Beni-Abbés nel deserto del Sahara - «gli indigeni cominciano a chiamare la mia casa la fraternità, e questo mi è dolce».

(continua a leggere https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/charles-de-foucauld-santo-la-piccola-fraternita-che-fa-fiorire-maccioni)

Fonte: Avvenire
Charles de Foucauld diventerà santo
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento