Sacerdoti minacciati dalle mafie: cari fratelli avete già vinto
La nostra sofferta “vittoria” infatti mette in evidenza la cattiveria e la protervia altrui
Don Abbondio cedette alla paura. Per la sua codardia, Renzo e Lucia avrebbero pagato un prezzo altissimo. Rimproverato dal cardinale Borromeo tenta di giustificarsi: « Sotto pena della vita, mi hanno intimato di non fare quel matrimonio». Magistrale e sempre attuale la risposta che Manzoni mette sulle labbra del vescovo: «E quando vi siete presentato alla Chiesa per addossarvi codesto ministero, v’ha forse essa fatto sicurtà della vita? E non sapete voi che soffrire per la giustizia è il nostro vincere? E se non sapete questo che cosa predicate? Qual è la buona nuova che annunciate ai poveri?». Abbiamo già vinto, allora, miei cari fratelli nel sacerdozio minacciati. Anche se non abbiamo né tempo né voglia di festeggiare. La nostra sofferta “vittoria” infatti mette in evidenza la cattiveria e la protervia altrui.
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