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La Divina Commedia come inno alla Misericordia

Serra Club: l'incontro con la prof.ssa Lucia Gelli

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Perdono e Misericordia nella Divina Commedia
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Lunedì 24 ottobre 2022, all’interno della chiesa della Parrocchia di Santa Lucia in Livorno, si è tenuta la conferenza su “PERDONO E MISERICORDIA NELLA DIVINA COMMEDIA” a cura della Prof.ssa Lucia Gelli.

La conferenza, che ha voluto essere anche un omaggio al nostro Sommo Poeta nel settecentesimo anniversario della sua morte (era stata infatti programmata per lo scorso anno) era una “esterna” ovvero aperta anche a tutti i gentili ospiti invitati dai nostri soci.

La relatrice, sulla scia del tema serrano dell’anno, ha proposto una lettura della Divina Commedia in chiave di “perdono e misericordia” evidenziando, attraverso una puntuale analisi delle tre cantiche, come la Divina Commedia sia tutta un inno alla Misericordia.

Come evidenziato da Papa Francesco nella sua lettera apostolica “Candor lucis aeternae”, la D.C. non si propone solo di essere poeticamente bella e moralmente buona, ma è in grado di cambiare radicalmente l’uomo e di portarlo dal caos alla saggezza, dal peccato alla santità,dalla miseria alla felicità, dalla contemplazione terrificante dell’inferno a quella beatificante del paradiso.

Tra il “Miserere” gridato da Dante all’inizio del I canto dell’Inferno e la “misericordia” dell’ultimo canto del Paradiso, si snoda tutta la vicenda di Dante e della D.C. È la misericordia che mette in moto anche Beatrice che dirà “Amor mi mosse che mi fa parlare”; è da Dio che scaturisce ogni impulso di carità.

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C’è il peccato, c’è il male; ognuno lo sperimenta in se stesso e attorno a sé, Dante per primo, ma la sua esperienza ci dice che da questo pantano si può uscire. Il cammino è lungo, a volte drammatico, si deve scendere a toccare il fondo del male che tiene prigioniera l’umanità (Inferno), per poi risalire faticosamente attraverso un processo di purificazione (Purgatorio), fino a raggiungere la felicità perfetta e godere della beatitudine di Dio (Paradiso).

Ma Dante è anche uomo di pace. La pace occupa un posto preminente nella D.C ed è proprio nel versetto centrale di tutta la Commedia (canto XVII v. 69 del Purgatorio), che Dante proclama “Beati i pacifici, beati gli operatori di pace”, beatitudine proclamata come contrappasso agli iracondi. La pace quindi messa al centro di tutto il poema, quasi un fondamento su cui tutto poggia.

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La conferenza, che è stata videoregistrata, ha suscitato molto interesse tra i convenuti e molti sono stati gli interventi di riflessione sul tema.

Dopo la recita della preghiera del serrano, la serata si è conclusa nel grande salone parrocchiale con la tradizionale conviviale offerta dal Club a tutti i presenti.

Guarda la conferenza
https://youtu.be/WUeW63DMijI

 

Perdono e Misericordia nella Divina Commedia
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