La celebrazione "in Coena Domini"
Gli apostoli erano i giovani migranti accolti da Caritas
Anche in questo giovedì santo 2023, il vescovo Simone ha fatto memoria del gesto che fece Gesù con i suoi apostoli, lavando i piedi ad alcuni giovani immigrati, accolti a Livorno attraverso la Caritas diocesana e la Fondazione. Un gesto significativo, di servizio a chi vive l'estrema povertà di aver lasciato tutto, per intraprendere un viaggio della speranza. Favour, Osato, Moumouni, Ousmane, Lassana, Justice, Barak, Harun, Abdelhamid, Hatem, Enza e Salvatore: questi sono i nomi dei ragazzi che hanno incarnato gli apostoli questa notte in Cattedrale. Un'esperienza vissuta con grande emozione ed una gioia che ha coinvolto anche educatori e operatori Caritas, presenti alla celebrazione.
In questa notte - ha ricordato il vescovo Simone nell'omelia, viviamo il momento in cui Gesù ha istituto l'Eucarestia, in cui ha donato tutto se stesso. E nutrirsi di Cristo è la via per non restare estranei o indifferenti alle sorti dei fratelli, ma entrare nella stessa logica di amore e di dono del sacrificio della Croce; chi sa inginocchiarsi davanti all’Eucaristia, chi riceve il corpo del Signore non può non essere attento, nella trama ordinaria dei giorni, alle situazioni indegne dell’uomo, e sa piegarsi in prima persona sul bisognoso, sa spezzare il proprio pane con l’affamato, condividere l’acqua con l’assetato, rivestire chi è nudo, visitare l’ammalato e il carcerato (cfr Mt 25,34-36). In ogni persona saprà vedere quello stesso Signore che non ha esitato a dare tutto se stesso per noi e per la nostra salvezza".
Guarda le foto scattate da Antonluca Moschetti
https://photos.app.goo.gl/1bpUnGMeJ9bAwTbi7
Leggi l'omelia integrale
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento