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Per costruire ponti

Su invito della Chiesa greco cattolica rumena

Parole chiave: romania (4)
Il viaggio ecumenico del Vescovo in Romania. Prima tappa
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La diocesi di Livorno ha accolto, negli ultimi decenni, altre confessioni cristiane offrendo loro spazi liturgici e luoghi pet l’apostolato, fra cui gli ortodossi rumeni, i greco cattolici rumeni e altre confessioni cristiane d’Europa.
Avendo costruito ponti è possibile incontrarci a Livorno come in Romania.
È questo il secondo viaggio ecumenico in Romania, alcuni anni fa su invito della Chiesa ortodossa rumena, oggi su richiesta della Chiesa greco cattolica rumena.
Il viaggio ha avuto inizio da Oradea, grande città di 280.000 persone ai confini nord della Romania con l’Ungheria.È una terra segnata da un rapido sviluppo per l’insediamento di tante attività industriali. Esse sono riuscite a frenare l’immigrazione ma non del tutto. Nella città di Oradea sono presenti molte confessioni cristiane: gli ortodossi, la prima per fedeli, i greco cattolici, i latini, i luterani riformati, i pentecostali ed altre confessioni cristiane minori. Le chiese presenti sono tante, la scommessa non sempre facile a vincersi, è quella di essere un cuor solo e un’anima sola perché il mondo creda.
È già complesso dirigere una diocesi dove la stragrande maggioranza dei cristiani appartengono a una sola confessione religiosa, si può immaginare quando un’azione evangelizzatrice va promossa attraverso il concorso comunionale fra molti Vescovi. È una sfida difficile ma va accolta e vinta.

nelle foto Iconostasi della Cattedrale greco cattolica; Cattedrale Latina; la mensa della Caritas

Il viaggio ecumenico del Vescovo in Romania. Prima tappa
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