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La Giornata del Malato

La vicinanza compassionevole al morente permette a quest’ultimo di non sentirsi solo

Parole chiave: giornata malato (4)
Il mistero del dolore e della malattia
giornata malato (3)

Nell’accogliente contesto della Parrocchia di Madre Teresa di Calcutta nel nuovo quartiere di Borgo di Magrignano, si è svolta la Giornata del Malato e del Disabile.

Gli incontri previsti dovevano essere due, questo del 30 Maggio e quello dell’ 11 Febbraio festa della Madonna di Lourdes. La pandemia ha costretto gli organizzatori della Pastorale Sanitaria della Diocesi a rimandare ad un unico evento grazie al clima più favorevole e al calo dei contagi.

Erano presenti all’iniziativa i rappresentanti di tutte le Associazioni di Volontariato della nostra città, Suor Costanza Galli primario delle Cure Palliative e assistente spirituale della Pastorale Sanitaria, il Dr. Luca Mastrosimone Responsabile della Pastorale stessa.

Dopo la recita del Santo Rosario la celebrazione della Santa Messa presieduta da Don Federico Mancusi, che ha ricordato con commozione Don Francesco Fiordaliso, sacerdote di rara capacità  umana e spirituale, un grande prete che tanto si è speso per gli ultimi della società.

L’omelia “forte” animata dal soffio dello Spirito, ha colpito tutti i presenti.

Don Federico ha raccontato molti e significativi episodi della sua vita accanto ai malati, ai più fragili ai più indifesi. Molte storie di vita vera hanno commosso tutti.

Il mistero del dolore e della malattia….. le Giornate del malato e del disabile sono state volute da San Giovanni Paolo II come occasione per crescere nell’atteggiamento di ascolto, di riflessione e di impegno fattivo.

Don Federico ha esortato a prendere coscienza che per noi è importante creare una relazione concreta tra lo sperimentarsi destinatari della misericordia divina e il divenire protagonisti di uno sguardo di misericordia rivolto al fratello.  Il nostro agire compassionevole non è pietismo ma è una risposta ad un amore gratuito e misericordioso. Possiamo prenderci cura dell’altro perché prima un Altro si è preso cura di noi.

Il prossimo sofferente è il volto visibile di Dio, è il luogo visibile divino in cui si manifesta la presenza di Cristo, una presenza da custodire e servire con tenerezza materna come Cristo nelle braccia amorevoli di Maria.

Un’ esortazione rivolta a tutti, anche ai giovani……coltiviamo questa sensibilità del cuore e testimoniamola con forza! La Carità, l’Amore sono il centro della Fede!

Con l’esempio di Maria, poniamoci accanto ai malati, ai soli, ai bisognosi, facciamoci carico della loro Croce.

Il porsi accanto acquisisce particolare importanza nelle Cure Palliative. La vicinanza compassionevole al morente permette a quest’ultimo di non sentirsi solo nel momento di maggiore vulnerabilità. Una vicinanza rispettosa della Vita come bene supremo da tutelare fino alla fine. Spesso lo sconforto che deriva dalla paura, dalla solitudine porta a domandare una fine anticipata attraverso l’eutanasia o il suicidio assistito.

Dobbiamo ancora crescere nelle relazioni di fraternità, spesso restano azioni di assistenza episodiche. Percorrere un cammino di carità significa per un Cristiano crescere umanamente e spiritualmente e vedere anche in questi momenti difficili, spiragli di luce e di speranza.

Alla fine della Santa Messa Don Federico ha benedetto tutti i presenti invocando la protezione della Vergine di Lourdes esposta sull’altare insieme ad una pietra della Grotta di Massabielle donata dall’ Arcivescovo della Diocesi di Tarbes alla

giornata malato (7)

parrocchia.

 

 

 

 

 

Il mistero del dolore e della malattia
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