In ascolto!

Dopo un breve tempo di verifica al termine dell'anno pastorale, l'Ufficio Oratori e Sport è ripartito con le attività formative che lo porteranno fino a primavera per poi passare il testimone alle attività ludico/formativi dei mesi più caldi, in tutti i sensi. Quest'anno, per gli incontri mensili degli animatori oratoriali, in occasione del Sinodo della Chiesa Cattolica, gli incontri saranno dedicati al tema dell'ascolto: tra noi, nella famiglia, nei luoghi di aggregazione giovanili e nei luoghi della fede. Giovedì 23 Novembre, ospitati dalla Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo, si è svolto il primo incontro con alcuni degli animatori Li-Grest a cui si aggiungeranno in seguito gli animatori di Amichiamoci e del campo estivo. E' stato un momento per rivedersi, presentare il nuovo cammino confrontando le conoscenze e le esperienze di ognuno sul sinodo ed entrare nella 'modalità' dell'ascolto consapevole e proattivo. L'incontro è iniziato alle 20 e, dopo un momento conviviale di risate e scherzi intorno alla mensa siamo passati ad un breve brainstorming di esperienze da cui è emersa una conoscenza molto eterogenea sulla realtà sinodale da parte degli animatori. Gli educatori hanno preso quindi la parola portato le loro esperienze vissute del sinodo dell'84 e del sinodo dei giovani del 94 ed hanno dato una forma unificata alle varie idee ed esperienze emerse.

Ma cosa è emerso dagli animatori? E’ emerso che chi sapeva del Sinodo ne avevano parlato in parrocchia con il loro animatore o a scuola con l’insegnante di religione. Dalla messa in comune è emerso che la Chiesa è un organismo vivente che continuamente cerca di adattare nella storia le verità di fede e si lascia quindi interrogare dai tutti i cambiamenti sociali, culturali, economici ... per trovare sempre le metodologie più adatte per trasmettere il suo messaggio. Ecco che il sinodo è uno dei momenti fondamentali in cui la Chiesa, a fronte di modifiche significative si pone delle domande per vedere cosa modificare, come migliorarsi, dove aprirsi. Ed ecco che i giovani diventano protagonisti di questo processo perché, come ogni battezzato, hanno il dono della Profezia e sono chiamati a leggere con la fede i nostri tempi alla luce della storia della salvezza ed identificare i segni dei tempi. Per questo è fondamentale mettersi in ascolto di tutti i loro coetanei, anche di chi è più lontano dalla Chiesa. Il Sinodo diventa un'occasione per aprirsi agli altri, per non stare chiusi nelle parrocchie, ma attingere dall'Eucarestia per portarla fuori. Si deve parlare, dire ciò che si sente anche se è difficile comunicare con i loro coetanei a scuola, negli enti sportivi o sul pianerottolo. È necessario aprirsi all'ascolto nelle comunità parrocchiali, in famiglia, nei gruppi, e possiamo farlo solo camminando insieme. Camminare insieme significa imparare il passo dell'altro, uno accanto all'altro: deve rallentare chi è avanti e deve accelerare chi è indietro, ma sempre per una meta comune da raggiungere. Quando si cammina insieme si decide e ci si muove insieme, ognuno mette insieme le capacità e i carismi, per arrivare allo scopo comune e aiutarsi l'uno con l'altro per essere seme non solo nella propria parrocchia ma in ogni luogo che frequento. I ragazzi sono entusiasti di impegnarsi in questo senso, di camminare e ascoltare insieme…che bello!!

- Così si raggiunge lo scopo!-  Affermano i ragazzi. Non si può restare fermi e isolati. Ma come fare per camminare e ascoltare contemporaneamente? Quello che serve è camminare insieme e stare attenti a non escludere nessuno. Fare "due passi insieme". Proprio così, camminare a “doppi passi”, col gruppo e con la guida spirituale che voi ragazzi avete vicino, presbitero, religioso, laico che sia, per ascoltare ed essere ascoltati… E vedrete che porterete frutto...e che frutti!!