Le celebrazioni con il Vescovo
Nei riti un'attenzione particolare a chi vive situazioni difficili
La Diocesi ha deciso di dedicare i momenti più significativi del triduo pasquale a chi intorno a noi vive situazioni difficili, di disagio, di povertà.
Nella notte del Giovedì Santo (14 aprile) il vescovo Simone celebrerà la Messa in coena domini in Cattedrale (inizio ore 21) e quest'anno, vista la fine dell'emergenza Covid, sarà possibile ripetere anche il rito della lavanda dei piedi. Protagonisti di questo momento saranno 12 ospiti della Caritas che per la prima volta sono stati chiamati a vivere il gesto che gli apostoli ricevettero da Gesù nell'ultima cena. Un atto di prossimità e attenzione verso chi ogni giorno vive la povertà sulla propria pelle.
Al termine della celebrazione inizierà la veglia di preghiera per le vocazioni, momento a cui sono chiamati a partecipare tutti i giovani della Diocesi; queste nuove generazioni così fragili e bisognose di cure, spesso lasciate soli a vivere i complicati passaggi della vita.
Così nella sera della via Crucis cittadina (8 Aprile ore 21.30 nella chiesa di S. Maria del Soccorso) saranno i fratelli ucraini a portare la croce, simbolo del martirio che la popolazione sta subendo in questi drammatici giorni. Gesti simbolici, ma densi di significato che uniscono la storia di 2000 fa all'oggi, vivificano la memoria, aprono gli occhi sulle necessità del nostro prossimo.
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